Visioni del corpo
Visioni del corpo è un ciclo di appuntamenti che vede un connubio tra arte e danza contemporanee, in un percorso dove il comune denominatore è proprio il corpo.
Incontri sull’arte contemporanea tenuti da Nicolas Ballario, dove ad affiancare le parole c’è la danza, attraverso alcuni interventi performativi in connessione con le opere presentate.
Ogni incontro è diviso in sei momenti dove Ballario introduce sei opere di sei artisti diversi, grandi nomi del contemporaneo noti anche a un pubblico di non appassionati. Ogni incontro è affidato a un coreografo, che mette in danza le suggestioni mosse dalle opere trattate. Infine, ogni incontro arricchisce una piccola “enciclopedia danzante” dell’arte contemporanea, indagando su come illustri artisti hanno trattato il tema del corpo.
Mettendo il corpo al centro dell’umano, sono attivate connessioni fra le arti, il movimento e le grandi tematiche dell’oggi, come il benessere psicologico, il rapporto con la città, il futuro, l’ecologia nel 2024 o il femminile, la malattia, il sesso, il mare, la città, il capitalismo nel 2025.
Questioni universali, da affrontare con un mezzo culturale sperimentale. Un contenitore multidisciplinare di sguardi nato per incrociare i pubblici e le estetiche di diverse realtà culturali.
Visioni del corpo è il ponte lanciato tra il Centro Coreografico Nazionale e grandi temi anche lontani dalla danza, ed è al tempo stesso l’occasione per aprire una finestra più intima sul corpo e sul movimento anche per occhi non allenati alle arti performative.
Sei opere d’arte legate ogni sera ad una commissione danzata per importanti artisti italiani che dialogano con Ballario portando al pubblico corpo e parole, coinvolgendo gli spettatori e favorendo l’incontro con altre comunità culturali.
Nel 2024 Visioni del corpo ha ospitato Roberto Tedesco, Lara Guidetti, Roberta Ferrara, Riccardo Buscarini, Pablo Girolami e Carlo Diego Massari. Nel 2025 Francesco Marilungo, Antonella Bertoni, Sofia Nappi e Manfredi Perego.

Arte visiva e danza contemporanee sono linguaggi potentissimi e hanno l’ambizione di parlare, in modo nuovo e sorprendente, dei grandi temi della quotidianità.
Questi spettacoli parleranno un linguaggio semplice, ma mai semplicistico, per rispondere a una domanda: può l’arte scippare alla comunicazione di massa il primato della rappresentazione dell’essere umano?
Nicolas Ballario, classe 1984, si occupa di arte contemporanea applicata ai media. Dopo aver terminato gli studi all’accademia di fotografia entra nella factory di Oliviero Toscani ‘La Sterpaia’, della quale diventerà poi responsabile culturale. Ha collaborato con le più importanti istituzioni artistiche e con numerose testate e nel 2016 è stato il più giovane di sempre a vincere il Premio Bassani, uno dei più prestigiosi riconoscimenti per giornalisti che si sono distinti in ambito culturale e ambientale. Attualmente è autore e conduttore dei programmi di arte contemporanea di Radio Uno Rai e collabora con L’Espresso (dove tiene una rubrica fissa settimanale), Living del Corriere della Sera, il Post e Il Giornale dell’Arte. Nel 2019 conduce il format sulla fotografia “Camera Oscura”, su LA7, mentre dal 2020 è alla conduzione su Sky Arte delle trasmissioni “Io ti vedo, tu mi senti?”, “Italia Contemporanea” e “The Square”. Dirige la neonata azienda di produzione di mostre “Piuma” ed è fondatore e presidente di Cucù, studio di comunicazione dedicato alla cultura. Cura esposizioni e cataloghi. Il magazine Artribune lo ha inserito nel ‘Best of’ delle eccellenze del mondo dell’arte per due anni consecutivi: nel 2019 per la radio e nel 2020 per i progetti televisivi.