Il Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto riallestisce la celebre creazione della pluripremiata coreografa canadese Crystal Pite.
Solo Echo si ispira a due sonate per violoncello e pianoforte di Johannes Brahms e alla poesia Lines for Winter di Mark Strand. Come nel testo poetico, Solo Echo invoca l’inverno, la musica e il corpo in movimento per esprimere qualcosa di essenziale sull’accettazione e la perdita.
Lines for Winter
For Ross Krauss
Tell yourself
as it gets cold and gray falls from the air
that you will go on
walking, hearing
the same tune no matter where
you find yourself —
inside the dome of dark
or under the cracking white
of the moon’s gaze in a valley of snow.
Tonight as it gets cold
tell yourself
what you know which is nothing
but the tune your bones play
as you keep going. And you will be able
for once to lie down under the small fire
of winter stars.
And if it happens that you cannot
go on or turn back and you find yourself
where you will be at the end,
tell yourself
in that final flowing of cold through your limbs
that you love what you are.
Versi per l’inverno
Per Ross Krauss
Di’ a te stesso
mentre si fa freddo e il grigio precipita dall’aria
che continuerai
a camminare, a sentire
la stessa canzone, non importa dove
ti trovi –
nella cupola del buio
o sotto il bianco screpolato
dello sguardo della luna in una valle innevata.
Stasera mentre si fa freddo
di’ a te stesso
ciò che sai, che non è niente
altro che la canzone suonata dalle tue ossa
mentre continui a incedere. E sarai in grado
per una volta di sdraiarti sotto il minuscolo fuoco
delle stelle invernali.
E se capita che non puoi
continuare né tornare indietro
e ti trovi
dove sarai alla fine,
di’ a te stesso
in quel definitivo fluire del freddo nelle membra
che ami quello che sei.