Perché il Polo delle Arti?
Il Polo delle Arti rappresenta un segno importante della nuova politica culturale a Reggio Emilia, attenta non solo allo sviluppo ed al sostegno dell’offerta culturale ma anche all’attivazione di connessioni importanti fra differenti ambiti di lavoro e progettazione per la città.
L’idea iniziale rispecchia l’obiettivo di crescita a livello nazionale della reputazione e della capacità di produzione artistica della città. Ed è evidentemente diverso il risultato se differenti operatori lavorano semplicemente in sintonia, o se collaborano attivamente. Nel secondo caso è possibile mettere in campo progetti e iniziative più complessi, visibili e trasversali, andando così ad arricchire il patrimonio culturale dei singoli e dell’intera comunità.
Per questo la Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto fin dall’inizio del nuovo corso ha messo in campo energie e attenzione nei confronti di altri soggetti qualificati e importanti, come la Fondazione I Teatri e l’Istituto Superiore di Studi Musicali Peri-Merulo. E si moltiplicano non solo le attività con chi del Polo delle Arti è fondatore, ma anche con la Fondazione Palazzo Magnani, baricentro di importanti incroci dei percorsi culturali reggiani.
I promotori del Polo delle Arti
In particolare Polo delle Arti, creato il 26 novembre 2018 da Comune di Reggio Emilia, Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, Fondazione I Teatri e Istituto Superiore di Studi Musicali Peri-Merulo si pone come obiettivo quello di fare di Reggio Emilia un punto di riferimento per l’educazione anche nei settori musicale, artistico e dello spettacolo, attivando progettualità condivise sul piano della produzione, della formazione e del rapporto con la città.
I quattro soggetti promotori riconoscono l’educazione artistica come parte integrante dello sviluppo delle facoltà cognitive della persona e la musica, la danza e il teatro come elementi fondanti della crescita intellettuale, individuale e sociale delle persone.
Punto cardine del progetto è anche la collaborazione con il servizio Officina Educativa del Comune di Reggio Emilia e con le istituzioni scolastiche cittadine, sostenendo i differenti accessi al sapere dei ragazzi attraverso i linguaggi espressivi e in particolare i linguaggi performativi della danza, del teatro e della musica