Sebbene la nostra vita sembri seguire una traiettoria lineare, siamo in realtà destinati a prendere parte a un eterno movimento ciclico fatto di nascita, crescita, stasi, morte e, infine, di nuovo nascita. Che questo percorso ci veda bruciare e morire o bruciare e continuare a vivere dipende, in ultima istanza, dalla nostra capacità di entrare in contatto con la nostra forza interiore – un fenomeno che possiamo osservare sia nelle decisioni più personali della vita quotidiana che nelle maggiori conquiste della società. Ma in che modo ci colleghiamo a questa forza interiore? Forse è spingendoci oltre i nostri limiti o rischiando il nostro stesso annientamento che possiamo, con coraggio, giungere a una più ampia comprensione (e compassione) di ciò che eravamo e di cosa, alla fine, potremo diventare.
È questa l’idea alla base di Phoenix: mentre situazioni e circostanze nell’ambito della pièce possono cambiare e mutare, l’energia di chi vi prende parte rimane costante. La loro aggressività positiva, la loro assertività fisica e lo spirito giocoso resistono instancabilmente alle influenze esterne. Questa forza fondamentale sconfigge ogni fattore estraneo e spinge sempre avanti, verso la consapevolezza di un’essenza più nobile. Proprio come la fenice è consumata dalle fiamme solo per poter rinascere da esse, ciò che ci attende una volta che avremo “attraversato le fiamme” sarà semplicemente noi stessi, in uno stato più consapevole e purificato.
“Energico e colorato Phoenix di Kratz. Esplosivo, un pezzo potente, volitivo, che conquista lo spettatore.” Maria Luisa Buzzi
Philippe Kratz è ‘Member of the stARTacademy of Bayer Arts & Culture’.
Prossime date
Coreografia
Philippe Kratz
Musiche
Musica elettronica originale di Borderline Order
Costumi
Costanza Maramotti
Scene e luci
Carlo Cerri
Realizzazione costumi
Sartoria Aterballetto – Francesca Messori, Nuvia Valestri
Prima rappresentazione
Cremona, Teatro Ponchielli, 19 aprile 2017
Broadcasted by
3Sat-EuroArts
Durata 30’ – Per 9 danzatori