Non soltanto il tempo scivola via. Come l’acqua, secondo Goethe, anche l’anima dell’uomo. Sempre secondo un avvicendamento reciproco.
Tra cielo e terra si replica di continuo «il destino dell’uomo». E il corpo? A volte i corpi piovono sui campi come le pesanti nuvole di polvere raccontate da Goethe in una delle sue più belle liriche: Gesang der Geister über den Wassern (Canto degli spiriti sulle acque).
Da questa lettura di Goethe e all’episodio dell’abbattimento di un aereo civile in Ucraina da parte di un missile militare nasce L’eco dell’acqua, nuova coreografia di Philippe Kratz per Aterballetto.
Nella prima parte, è la folla inconsapevole che raggruma in simmetrie complesse l’idea di un’esposizione alla confusione, al disordine. Una figura sospesa e fluttuante sul fondo da prese invisibili prefigura l’annuncio della caduta. Un’idea incombente d’instabilità che nell’intera compagnia tornata in scena diventa incubo. Le immagini raccolgono l’intenzione del movimento e danno ragione alle decisioni dinamiche che i danzatori sono costretti a prendere, mantenuti da una musica esclusivamente funzionale al paesaggio del corpo scenico.
Nella frase finale, che ha al centro un soggetto che insiste sulla verticalità del suo spazio, la pluralità del gruppo si aggiunge liberamente al conteggio di questa moltitudine, destinata a seguire non più una logica lineare ma forse evolvendosi in flussi di divenire come fossero spontanee auto-organizzazioni. La riflessione sul destino dell’uomo associata all’immagine dei corpi inconsapevoli che precipitano per aria ha il profilo di un monito allegorico.
Non è possibile alcun accesso alla sintonia con il mondo per chi partecipa inconsapevole, soltanto con avidità e senza alcun amore, alle contingenze e alle parzialità dell’esistenza.
Stefano Tomassini
Philippe Kratz è ‘Member of the stARTacademy of Bayer Arts & Culture’.
Prossime date
Coreografia e ideazione scene
Philippe Kratz
Musiche
Federico Albanese, Jonny Greenwood, Howling, Arvo Pärt, Sufjan Stevens, The Haxan Cloak
Sound design
OOOPStudio
Costumi
Costanza Maramotti e Philippe Kratz
Luci
Carlo Cerri
Realizzazione costumi
Sartoria Aterballetto – Francesca Messori, Nuvia Valestri
Prima rappresentazione
Reggio Emilia, Teatro Valli, 6 novembre 2015
Durata 30’ – Per tutta la compagnia