MICRODANZA DI FRANCESCA LATTUADA
Avvolto nel raffinato e impalpabile costume di Bruno Fatalot, un danzatore si muove solennemente su un barile-piedistallo, trascinato dalla nota dolente e misteriosa dell’Allegretto di Beethoven. La sua danza affascina e seduce, imponente come un canto di preghiera.
Una danza im-mobile.
Im-mobilità dell’albero secolare.
Movimenti sottili, invisibili all’occhio nudo.
Il sangue che cola nelle vene, il cuore che pulsa.
Una danza sensualmente funebre.
Ostinato Amoroso.
Una danza che celebra un incessante, inesorabile, ineluttabile scorrere della
Vita.
Connubio tra solennità e semplicità.
«La semplicità è complessità risolta.» Constantin Brancusi