Il progetto di danza e musica dal vivo nei musei Il Combattimento di Tancredi e Clorinda costituisce una nuova tappa nel percorso di valorizzazione del patrimonio culturale attraverso i linguaggi legati all’apporto di tutte le arti. Con la sua espressività e la capacità di coinvolgere, la danza arricchisce l’esperienza museale, rendendola viva, dinamica e accessibile per tutti. La sinergia tra le numerose istituzioni che, a diverso titolo, hanno collaborato al progetto, ci permette ora di presentare lo spettacolo in diversi luoghi della cultura di tutto il territorio nazionale, assumendo questa iniziativa tra le buone pratiche del Sistema museale nazionale.
Massimo Osanna, Direttore generale Musei
Ministero della Cultura
Ci fa piacere che da un progetto – Italia Danza – nato dalla Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale per promuovere, in partnership con Aterballetto, la danza contemporanea italiana all’estero, sia nato il ponte che ha permesso di portare questo format anche all’interno dei musei italiani attraverso una collaborazione tra Aterballetto e la Direzione generale Musei. Per noi questa nuovo sodalizio rappresenta una conferma della bontà e della modernità del lavoro che la Direzione Generale che rappresento porta avanti ogni giorno per la promozione della cultura italiana all’estero.
Filippo La Rosa, Vice Direttore generale per la Diplomazia pubblica e culturale
Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale
Siamo onorati di essere capofila di un progetto tanto virtuoso: costruire una rete nazionale capace di portare nei nostri musei il melodramma barocco, la musica dal vivo, la danza e la regia contemporanea è, senza dubbio, una pregevole modalità per valorizzare il nostro patrimonio.
La chiesa di Sant’Agata, facente parte del Museo archeologico nazionale e Teatro romano di Spoleto, ci è sembrata lo spazio più adatto per accogliere Il Combattimento di Tancredi e Clorinda: un luogo capace di essere un palco eccezionale per restituire agli spettatori un’esperienza unica di confluenza di linguaggi, del passato e del presente. I ballerini danzeranno in un ambiente dell’XI secolo, di fronte alla nuova pala d’altare realizzata dall’artista Stefano di Stasio, un dialogo tra antico e contemporaneo che ben si sposa con questo progetto.
Costantino D’Orazio, Direttore dei Musei nazionali di Perugia –
Direzione regionale Musei nazionali Umbria