I Chiostri di San Pietro sono il più straordinario complesso monumentale di Reggio Emilia, uno dei più suggestivi del Rinascimento italiano, con una forma che porta la mano inconfondibile di Giulio Romano.

I Chiostri di San Pietro sono la suggestiva cornice di DANZA AI CHIOSTRI, rassegna estiva curata dalla Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto e dalla Fondazione I Teatri di Reggio Emilia all’interno del cartellone estivo Restate del Comune di Reggio Emilia.

   

       

Pierino e il Lupo

Fonderia Reggio Emilia
27 Novembre H 11.00

SPETTACOLO PER LE SCUOLE PRIMARIE

Pierino e il Lupo è una favola semplice ma densa di emozioni. Nel susseguirsi della storia il protagonista incontrerà amici e nemici che con lui vivranno paura, amicizia, gioie e dolori. In modo originale e divertente si proverà a riconoscere, insieme ai personaggi, gli strumenti dell’orchestra, il loro movimento, le loro emozioni. Che suono hanno? Come si muovono?

Nell’introduzione il pubblico sarà coinvolto nella costruzione dei movimenti che i danzatori eseguiranno nella seconda parte dello spettacolo. I bambini stessi faranno di Pierino e il Lupo una rappresentazione interattiva, sempre diversa e di facile comprensione anche per i più piccoli.

Spettacolo perfetto per far innamorare del teatro i bambini e le bambine dai 6 anni in su.

Regia e testi: KanterStrasse

Coreografie: Beatrice Ciattini e Niccolò Poggini

Musiche: Sergej Prokofiev

Voce narrante: Alessio Martinoli

Danzatori: 7 danzatori

Durata: 55 minuti

Produzione Nuovo Balletto di Toscana

Prima rappresentazione 2/12/2023 MET RAGAZZI, Fabbricone Prato (PO)

Il linguaggio utilizzato è la danza contemporanea, con una particolare attenzione alla ricerca di movimenti che richiamino immaginari netti ma non descrittivi; i coreografi conducono i giovani spettatori ad una visione segnata dalla chiarezza narrativa, che però non rimanda alla pantomima del balletto classico ma, attraverso un gioco di forme e dinamiche, permette di seguire lo sviluppo della trama.

La musica di Prokofiev facilita la linea registica che, mantenendo intatta la partitura originale, già assai descrittiva, permette di rendere il lavoro completamente comprensibile e fruibile al pubblico. Si gioca sul parallelismo tra musica e movimento; si vanno a ricreare dei movimenti ripetuti nel tempo che caratterizzino i personaggi come avviene in partitura musicale.

 

BIGLIETTI

Biglietto unico: 3 euro

CONTATTI PER PRENOTAZIONI

Cell e whatsapp 3341023554

Email biglietteria@aterballetto.it

VISIONI DEL CORPO: IL CORPO GRANDE

Fonderia Reggio Emilia
29 Novembre H 20.30

Ultimo appuntamento di Visioni del corpo: conoscere l’arte contemporanea attraverso la danza d’autore.

Un'”enciclopedia danzante”, che parla del mondo attraverso la danza, mettendo il corpo al centro dell’umano. Un ciclo di sei appuntamenti di divulgazione culturale che connettono le arti, il movimento e l’attualità, per affrontare il tema del benessere psicologico, del rapporto con la città, del futuro e dell’ecologia, attraverso un mezzo culturale sperimentale.

Nicolas Ballario, giornalista, curatore e divulgatore, introduce il tema del dibattito, che, muovendosi tra la danza e le arti contemporanee, ragiona intorno al corpo, attraverso un punto di osservazione ogni volta diverso. Ogni incontro è suddiviso in sei momenti, dedicati alle opere di sei artisti scelti per sondare il tema protagonista: celebri volti del contemporaneo, ben noti al grande pubblico. Ogni incontro sarà interpretato da un coreografo della scena contemporanea, che tradurrà in danza le suggestioni delle opere trattate con una performance inedita, studiata specificamente per il progetto.

Sesto appuntamento: venerdì 29 novembre ore 20.30 in Fonderia

Il corpo grande

Dialogano Nicolas Ballario e Roberta Ferrara
Coreografie di Roberta Ferrara
Focus su Fausto Delle Chiaie, Damien Hirst, JR, Ron Mueck, Niki de Saint Phalle, Claes Oldenburg

Il 29 novembre il ciclo di incontri chiude con Il corpo grande: Roberta Ferrara porta in Fonderia dettagli e sproporzioni d’effetto, dal glamour all’arte urbana, da Fausto Delle Chiaie a Damien Hirst.

Il pubblico ha modo di sperimentare tramite i visori oculus Never Odd or Even di Fernando Melo: un’opera dove la proporzione è spinta all’estremo, tutta giocata sulla reale dimensione dei due danzatori, che sovrastano sempre chi guarda.

 

Niki de Saint Phalle (1930-2002), Dancing Nana (Rouge d’Orient – Bloum), 1995, polyethylene resin, fibreglass, steel, paint, 1,024 x 768 cm. François Odermatt Collection, in collaboration with the McGill University Visual Arts Collection. © 2017 Niki Charitable Art Foundation / ADAGP

Roberta Ferrara (1988) è direttrice artistica dal 2011 di Equilibrio Dinamico DANCE company e del programma di formazione internazionale ED ENSEMBLE. Dal 2020 direttrice è artistica associata per Odyssey Dance Theatre, Singapore, una delle principali organizzazioni di arti professionali della danza in Asia, fondata dal Dr. Danny Tan.

Laureata in Lettere Moderne – indirizzo Cultura Teatrale con una tesi sperimentale sul valore del movimento istintivo quale dono terapeutico per danzatori e non danzatori, accosta alla sua ricerca uno studio immersivo con diversi artisti di tecniche e linguaggi della danza contemporanea internazionale. Come interprete ha performato per il coreografo Emanuel Gat nei progetti promossi da Biennale di Venezia e Ravello Festival. Ospite per diverse realtà nazionali e internazionali come Staatstheater Ballet Augsburg, Teatrul De Balet Sibiu, English National Ballet School, Korea Ballet House, Conservatorio Internacional de Ballet e Dança Annarella Sánchez, Morikawa Dance Academy, Ateneo della Danza, Elan Ballet, Mosa Ballet School, Balletto di Siena, ODT, Experimental Film Virginia, Eko Dance Project è inoltre stata sostenuta, con i suoi lavori, dagli Istituti Italiani di Cultura di Colonia, New York, Messico, Zagabria, San Francisco, Ankara, San Paolo del Brasile.

Le sue creazioni sono state selezionate e ospitate in diversi festival internazionali tra cui MASDANZA, FIDCMX, Cortoindanza, Network Danza Urbana XL e Festival Ammutinamenti Anticorpi XL, ZED Festival, Puglia Showcase, DanzInc, BallettGala Staatstheater Bremerhaven, Prospettiva Danza Teatro, Festival delle 100 Scale, Danza in Rete Festival, Lucky Trimmer, Fuoriformato Festival, VIVADANCA, SoloCoreografico USA, Solo Contemporary Dance Festival Ankara, Sid Festival Seattle, Interdans, Split Summer Festival, Solo Tanz Theater dove riceve il premio migliore coreografa e premio residenza dal direttore e chief choreographer R. Fernando dello Staatstheater Augsburg, Linkage – Contemporary Dance Miniatures Sophia dove riceve l’invito in qualità di coreografa ospite per lo Stara Zagora State Opera dalla direttice S. Tomova e Premio InDivenire dove riceve il premio miglior progetto di danza consegnato dall’etoile L. Savignano.

 

 

Nicolas Ballario, classe 1984, si occupa di arte contemporanea applicata ai media. Dopo aver terminato gli studi all’accademia di fotografia entra nella factory di Oliviero Toscani ‘La Sterpaia’, della quale diventerà poi responsabile culturale. Ha collaborato con le più importanti istituzioni artistiche e con numerose testate e nel 2016 è stato il più giovane di sempre a vincere il Premio Bassani, uno dei più prestigiosi riconoscimenti per giornalisti che si sono distinti in ambito culturale e ambientale. Attualmente è autore e conduttore dei programmi di arte contemporanea di Radio Uno Rai e collabora con L’Espresso (dove tiene una rubrica fissa settimanale), Living del Corriere della Sera, il Post e Il Giornale dell’Arte. Nel 2019 conduce il format sulla fotografia “Camera Oscura”, su LA7, mentre dal 2020 è alla conduzione su Sky Arte delle trasmissioni “Io ti vedo, tu mi senti?”, “Italia Contemporanea” e “The Square”. Dirige la neonata azienda di produzione di mostre “Piuma” ed è fondatore e presidente di Cucù, studio di comunicazione dedicato alla cultura. Cura esposizioni e cataloghi. Il magazine Artribune lo ha inserito nel ‘Best of’ delle eccellenze del mondo dell’arte per due anni consecutivi: nel 2019 per la radio e nel 2020 per i progetti televisivi.

APERITIVO IN FONDERIA
Dalle ore 19.00

BIGLIETTI
Unico: 3 euro

ACQUISTO BIGLIETTI
I biglietti possono essere acquistati online su www.biglietteriafonderia39.it.
Il servizio di biglietteria in Fonderia è attivo dalle ore 19.30.
I biglietti non sono numerati.

CONTATTI
Cell e whatsapp 3341023554
Email biglietteria@aterballetto.it

FONDERIA ATERBALLETTO
via della Costituzione 39, Reggio Emilia

 

La Bottega dei Giocattoli

Fonderia Reggio Emilia
1 Dicembre H 18.00

 

La bottega dei giocattoli è lo spettacolo giusto per avvicinarsi alla magia del Natale.

Il grande libro delle fiabe si apre e prende vita un racconto di giocattoli provvisti di voce e anima, di notti incantate in cui ad un giovane commesso è permesso di varcare le soglie dell’impossibile e farsi paladino di un universo minacciato da un oscuro padrone senza volto.

Età consigliata: dai 3 anni

Testo e regia: Sandra Novellino e Delia De Marco
Con Delia De Marco / Antonio Guadalupi, Savino Maria Italiano, Sara Pagliaro
Voci registrate Anna Ferruzzo e Giovanni Guarino
Scene costumi e disegno luci Maria Pascale
Musiche originali Mirko Lodedo
Tecnico di scena Vito Marra / Walter Mirabile

un particolare ringraziamento a Chiara Calò

Produzione Crest

età consigliata: dai 3 anni | tecnica: teatro d’attore e danza | durata: 55 minuti

Storie intorno a giocattoli che si animano di vita propria abitano da sempre le fantasie dei bambini, che naturalmente giocano dando un’anima agli oggetti.

La nostra storia accade in una bottega di giocattoli, e le botteghe di giocattoli non sono forse delle città nelle quali i giocattoli vivono come delle persone? O meglio, le città non sono forse delle botteghe di giocattoli nelle quali le persone vivono come dei giocattoli? C’è sempre una bambola più bella e c’è la bambola invidiosa, un orsacchiotto che si innamora e un soldatino geloso, una mamma cattiva e una buona fata, giostre e macchinine che non si stancano di girare. Un mondo parallelo che aiuta i bambini a fare esperienza di emozioni, imparando a non perdere “la bussola”, passando dalla gioia alla delusione, dalla malinconia all’allegria, dall’amore al risentimento. Una città solitamente notturna, perché vive nel profondo dei sentimenti. Non solo infantili.

Destinato ai bambini più piccoli, il lavoro è frutto del pluriennale lavoro svolto dagli operatori del Crest, anche nelle scuole materne, intorno al linguaggio teatrale più efficace rispetto ad un’utenza così particolare e impegnativa, al fine di verificare linguaggi e tecniche di lavoro che, ovviamente, lasciano poco spazio alle parole a favore di immagini, musica e… gioco.

Lo spettacolo prende corpo anche dalle musiche originali di Mirko Lodedo, vero tappeto sonoro di azioni, danza e racconto che danno vita ai giocattoli. O sono i giocattoli a dar vita agli attori?
Lo scoprirete solo visitando la nostra bottega.

 

Nato a Taranto nel 1977, il Crest – acronimo di Collettivo di Ricerche Espressive e Sperimentazione Teatrale -, prima con Gianni Solazzo, Mauro Maggioni e Gaetano Colella e poi con Clara Cottino, Giovanni Guarino e Sandra Novellino, porta avanti in un ambiente difficile – sia socialmente che culturalmente – un discorso teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea.

Inserito dal 1992 dalla presidenza del Consiglio dei Ministri nell’elenco delle “… compagnie che svolgono ad alto e qualificato livello attività nel campo del teatro per l’infanzia e la gioventù”, il Crest ha scelto quali interlocutori privilegiati i bambini, i ragazzi e i giovani, con l’intento di creare un punto di riferimento culturale e professionale forte. L’obiettivo, da sempre, è stato anche quello di superare le barriere tra i pubblici: le sue produzioni sono presentate in programmazioni serali e rassegne per le scuole, in cartelloni di ricerca e stagioni di prosa, oltre che in festival di settore.

Da segnalare che è stato finalista per il Premio ETI-Stregagatto con gli spettacoli “La neve era bianca” nel 1999, “La mattanza” nel 2000, “Cane nero” nel 2001 ed ha prodotto lo spettacolo vincitore del Premio Scenario 2005, “Il deficiente”. Si è aggiudicato tre edizioni del Premio “L’uccellino azzurro” (festival “Ti fiabo e ti racconto” di Molfetta) con gli spettacoli “La storia di Hansel e Gretel” (2009 e 2015) e “Sposa sirena” (2013). Ha vinto l’Eolo Award 2018 e l’edizione 2017 del Premio Padova – Amici di Emanuele Luzzati (XXXVI Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi) con lo spettacolo “Biancaneve, la vera storia”.

Nel 2023 vince il premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro “per il suo particolare impegno nel lavoro in un’area di criticità ambientale”.

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BIGLIETTI Biglietto unico: 6 euro

ACQUISTO BIGLIETTI

I biglietti non sono numerati.

CONTATTI PER PRENOTAZIONI

Cell e whatsapp 3341023554

Email biglietteria@aterballetto.it

PROVA APERTA – SOLO ECHO

Fonderia Reggio Emilia
9 Dicembre H 18.00

FND Aterballetto – rehearsals – ph. Christophe Bernard (18)

Lunedì 9 dicembre, alle 18.00, il pubblico della Fonderia potrà assistere alla preparazione di Solo Echo, creazione della pluripremiata coreografa canadese Crystal Pite che debutterà a febbraio al Teatro Comunale di Bologna.

Le prove aperte sono momenti unici in cui è possibile assistere alla realizzazione di uno spettacolo, dialogare con gli artisti e sorprendersi con l’arte della danza: un’occasione speciale che lascia entrare il pubblico nella routine quotidiana dei danzatori e dei coreografi.

 

Prova aperta – Artemis Next Generation

Fonderia Reggio Emilia
11 Dicembre H 18.00

Serata dedicata alla giovane danza d’autore.

La Compagnia Artemis Danza / Monica Casadei presenta i lavori coreografici di due compagnie che sostiene e coproduce.

La serata si apre e si chiude con Akmé e Delirium di La casa oscura, giovane compagnia emergente diretta da Sabino Barbieri e Núria Argilés. Le due coreografie sono legate da una nuova creazione di Davide Tagliavini, That’s all.

Mercoledì 11 dicembre ore 18.00 prova aperta

Mercoledì 11 dicembre ore 20.30 spettacolo

Regia e coreografia: Sabino Barbieri e Núria Argilés
Interpreti: Sabino Barbieri e Núria Argilés
Drammaturgia: Sabino Barbieri
Composizione e montaggio musicale: Leonardo Carletti
Fotografia: Dimitrios Klingopoulos
Traduzione: Sophie Smith

Coproduzione Compagnia Artemis Danza, Festival Internazionale di Danza Acqui in Palcoscenico BEinSIDE

Akmé è un pezzo di danza contemporanea eseguito da due ballerini che espongono sensazioni vicine al limite. Usano i loro corpi per creare immagini aperte all’interpretazione dello spettatore.
Una coreografia stimolante che ti trasporta nel mondo delle relazioni, sia quella che condividi con una persona, sia quella che hai con te stesso.

La parola originaria Akmé, che deriva dal greco, è il punto di massima intensità, di massimo splendore.

Riesci a ricordare una situazione in cui hai sperimentato la massima intensità?

Coreografia, ideazione e interpretazione Davide Tagliavini 

Sound design Emanuele Nanni

Consulenza artistica Anna Albertarelli, Monica Barone, Rosa Maria Rizzi

Produzione Compagnia Artemis Danza

Coproduzione Artisti Associati – Centro di Produzione Teatrale 

Con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura

Durata 25 minuti 

That’s all: è tutto.

Può essere una resa, un commiato o l’incipit per un nuovo numero che si appresta ad iniziare. In una wunderkammer piena di gesti e danze, troviamo stupore e ironia, corpo e voce, suoni e characters che appaiono per poi dissolversi. Qui una serie di eventi si presentano e si dileguano facendosi spazio tra loro. Partendo da temi quali la meditazione e l’emersione di parti inconsce, il performer articola l’azione seguendo un flusso e un crescendo ritmico che lo portano a vivere una piccola odissea colma di situazioni inaspettate. Fisicità, cambiamenti di stato e colore innescano un gioco fatto di guizzi e inviti, aperto alla trasformazione e all’imprevedibilità.

“Una cosa è certa: il tempo è lungo, in queste condizioni, e ci spinge a popolarlo di movimenti, che possono a prima vista sembrare ragionevoli, ma ai quali noi siamo abituati. Tu mi dirai che è per impedire alla nostra ragione di colare a picco. D’accordo. Ma non sta forse già volando nella notte assoluta dei grandi abissi, è questo che mi chiedo talvolta. Mi segui?”

“Aspettando Godot”  di Samuel Beckett 

Regia e coreografia: Sabino Barbieri e Núria Argilés
Interpreti: Sabino Barbieri e Núria Argilés
Musica: autori vari
Fotografia e video: Albert Font Escribà

Coproduzione Compagnia Artemis Danza, Festival Internazionale di Danza Acqui in Palcoscenico BEinSIDE

Questo progetto di danza contemporanea è realizzato con due performer che cercano di mostrare la bellezza dell’imperfezione.
Riflettono sul concetto di bellezza e su cosa c’è dietro. Mettendo in gioco canoni di bellezza prestabiliti della nostra cultura e società ed indagando altre prospettive lontane dall’estetica comune. Si inspirano ad opere d’arte iconiche per creare forme di movimento e dinamiche che diano voce a esperienze, idee ed emozioni, oltre ciò che si percepisce ad occhio nudo

Sabino Barbieri, nato a Caracas (il 15.01.1997) e residente a Modena, ha una formazione come regista teatrale presso UNEARTE in Venezuela. Ha studiato musica al conservatorio di musica Simón Bolívar. Si è formato a Modena Danza e Art Factory International in Italia. Ha lavorato nella compagnia di danza contemporanea del teatro Teresa Carreño, DRAMO, Artemis Danza e altre. Ha vinto il Festival Miradas (2017) per i nuovi registi a Caracas e i concorsi internazionali di danza delle città di Rieti e Spoleto. Allo stesso tempo, è insegnante di yoga presso l’AIYY. Fondatore della compagnia di danza La Casa Oscura.

Núria Argilés, nata in Spagna (il 30.10.1997) e residente a Bologna, è laureata in Scienze Motorie e Attività Fisica presso INEF. Si è formata in danza contemporanea presso Art Factory International in Italia. Ha una formazione in danza classica, ottenendo fino Advanced 1 dalla RAD.
Ha lavorato nel gruppo di danza urbana MovementiCS, duetto Akrúa, compagnia austriaca Connecting Arts e altre. Fondatrice della compagnia di danza La Casa Oscura. Allo stesso tempo, lavora come personal trainer e fitness trainer e sta sviluppando uno studio sulla preparazione fisica per i ballerini professionisti.

Davide Tagliavini, danzatore, performer e coreografo si forma tra l’Italia e Bruxelles. Nel 2024 ha coreografato le opere L’elisir d’amore, per il Teatro Regio di Parma, e Tristano e Isotta per il Teatro Massimo di Palermo, entrambe con la regia di Daniele Menghini. Come performer e danzatore lavora con Marina Abramović, Monica Casadei / Artemis Danza, Luna Cenere, Gruppo Nanou, Fabio Cherstich, Filippo Andreatta / OHT ed altri. Coautore e interprete di spettacoli di danza per le giovani generazioni, è docente della formazione Studio XL con sede a Reggio Emilia. Conduce da diversi anni laboratori di danza rivolti a persone con disabilità collaborando, tra gli altri, con CCN/Aterballetto.

Artemis Next Generation

Fonderia Reggio Emilia
11 Dicembre H 20.30

Serata dedicata alla giovane danza d’autore under 35.

La Compagnia Artemis Danza / Monica Casadei presenta i lavori coreografici di due compagnie che sostiene e coproduce.

La serata si apre e si chiude con Akmé e Delirium di La casa oscura, giovane compagnia emergente diretta da Sabino Barbieri e Núria Argilés. Le due coreografie sono legate da una nuova creazione di Davide Tagliavini, That’s all.

Mercoledì 11 dicembre ore 18.00 prova aperta

Mercoledì 11 dicembre ore 20.30 spettacolo

Regia e coreografia: Sabino Barbieri e Núria Argilés
Interpreti: Sabino Barbieri e Núria Argilés
Drammaturgia: Sabino Barbieri
Composizione e montaggio musicale: Leonardo Carletti
Fotografia: Dimitrios Klingopoulos
Traduzione: Sophie Smith

Coproduzione Compagnia Artemis Danza, Festival Internazionale di Danza Acqui in Palcoscenico BEinSIDE

Akmé è un pezzo di danza contemporanea eseguito da due ballerini che espongono sensazioni vicine al limite. Usano i loro corpi per creare immagini aperte all’interpretazione dello spettatore.
Una coreografia stimolante che ti trasporta nel mondo delle relazioni, sia quella che condividi con una persona, sia quella che hai con te stesso.

La parola originaria Akmé, che deriva dal greco, è il punto di massima intensità, di massimo splendore.

Riesci a ricordare una situazione in cui hai sperimentato la massima intensità?

Coreografia, ideazione e interpretazione Davide Tagliavini 

Sound design Emanuele Nanni

Consulenza artistica Anna Albertarelli, Monica Barone, Rosa Maria Rizzi

Produzione Compagnia Artemis Danza

Coproduzione Artisti Associati – Centro di Produzione Teatrale 

Con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura

Durata 25 minuti 

That’s all: è tutto.

Può essere una resa, un commiato o l’incipit per un nuovo numero che si appresta ad iniziare. In una wunderkammer piena di gesti e danze, troviamo stupore e ironia, corpo e voce, suoni e characters che appaiono per poi dissolversi. Qui una serie di eventi si presentano e si dileguano facendosi spazio tra loro. Partendo da temi quali la meditazione e l’emersione di parti inconsce, il performer articola l’azione seguendo un flusso e un crescendo ritmico che lo portano a vivere una piccola odissea colma di situazioni inaspettate. Fisicità, cambiamenti di stato e colore innescano un gioco fatto di guizzi e inviti, aperto alla trasformazione e all’imprevedibilità.

“Una cosa è certa: il tempo è lungo, in queste condizioni, e ci spinge a popolarlo di movimenti, che possono a prima vista sembrare ragionevoli, ma ai quali noi siamo abituati. Tu mi dirai che è per impedire alla nostra ragione di colare a picco. D’accordo. Ma non sta forse già volando nella notte assoluta dei grandi abissi, è questo che mi chiedo talvolta. Mi segui?”

“Aspettando Godot”  di Samuel Beckett 

Regia e coreografia: Sabino Barbieri e Núria Argilés
Interpreti: Sabino Barbieri e Núria Argilés
Musica: autori vari
Fotografia e video: Albert Font Escribà

Coproduzione Compagnia Artemis Danza, Festival Internazionale di Danza Acqui in Palcoscenico BEinSIDE

Questo progetto di danza contemporanea è realizzato con due performer che cercano di mostrare la bellezza dell’imperfezione.
Riflettono sul concetto di bellezza e su cosa c’è dietro. Mettendo in gioco canoni di bellezza prestabiliti della nostra cultura e società ed indagando altre prospettive lontane dall’estetica comune. Si inspirano ad opere d’arte iconiche per creare forme di movimento e dinamiche che diano voce a esperienze, idee ed emozioni, oltre ciò che si percepisce ad occhio nudo

Sabino Barbieri, nato a Caracas (il 15.01.1997) e residente a Modena, ha una formazione come regista teatrale presso UNEARTE in Venezuela. Ha studiato musica al conservatorio di musica Simón Bolívar. Si è formato a Modena Danza e Art Factory International in Italia. Ha lavorato nella compagnia di danza contemporanea del teatro Teresa Carreño, DRAMO, Artemis Danza e altre. Ha vinto il Festival Miradas (2017) per i nuovi registi a Caracas e i concorsi internazionali di danza delle città di Rieti e Spoleto. Allo stesso tempo, è insegnante di yoga presso l’AIYY. Fondatore della compagnia di danza La Casa Oscura.

Núria Argilés, nata in Spagna (il 30.10.1997) e residente a Bologna, è laureata in Scienze Motorie e Attività Fisica presso INEF. Si è formata in danza contemporanea presso Art Factory International in Italia. Ha una formazione in danza classica, ottenendo fino Advanced 1 dalla RAD.
Ha lavorato nel gruppo di danza urbana MovementiCS, duetto Akrúa, compagnia austriaca Connecting Arts e altre. Fondatrice della compagnia di danza La Casa Oscura. Allo stesso tempo, lavora come personal trainer e fitness trainer e sta sviluppando uno studio sulla preparazione fisica per i ballerini professionisti.

Davide Tagliavini, danzatore, performer e coreografo si forma tra l’Italia e Bruxelles. Nel 2024 ha coreografato le opere L’elisir d’amore, per il Teatro Regio di Parma, e Tristano e Isotta per il Teatro Massimo di Palermo, entrambe con la regia di Daniele Menghini. Come performer e danzatore lavora con Marina Abramović, Monica Casadei / Artemis Danza, Luna Cenere, Gruppo Nanou, Fabio Cherstich, Filippo Andreatta / OHT ed altri. Coautore e interprete di spettacoli di danza per le giovani generazioni, è docente della formazione Studio XL con sede a Reggio Emilia. Conduce da diversi anni laboratori di danza rivolti a persone con disabilità collaborando, tra gli altri, con CCN/Aterballetto.

BIGLIETTI

Intero: 10 euro

Ridotto under 30, scuole di danza, Liceo Coreutico Matilde di Canossa, over 65, soci CRAL Comune di Reggio Emilia: 6 euro

Ridotto under 8: 3 euro

ACQUISTO BIGLIETTI

I biglietti non sono numerati.

CONTATTI PER PRENOTAZIONI

Cell e whatsapp 3341023554

Email biglietteria@aterballetto.it

PROVA APERTA – SOLO ECHO

Fonderia Reggio Emilia
16 Dicembre H 18.00

FND Aterballetto – rehearsals – ph. Christophe Bernard (18)

Lunedì 16 dicembre, alle 18.00, il pubblico della Fonderia potrà assistere alla preparazione di Solo Echo, creazione della pluripremiata coreografa canadese Crystal Pite che debutterà a febbraio al Teatro Comunale di Bologna.

Le prove aperte sono momenti unici in cui è possibile assistere alla realizzazione di uno spettacolo, dialogare con gli artisti e sorprendersi con l’arte della danza: un’occasione speciale che lascia entrare il pubblico nella routine quotidiana dei danzatori e dei coreografi.

 

NOTTE MORRICONE

Forum am Schlosspark Ludwigsburg
21 Dicembre H 19.00

«”Io, Ennio Morricone, sono morto”, scrisse il compositore prima di dire addio. La sua musica, d’altra parte, non lo può fare. Ed è così che creatori ed artisti sempre ci lasciano senza lasciarci, ed è così che la memoria si prende cura di tenerli vivi, di tenerli al sicuro. Notte Morricone è il mio regalo, un devoto tributo alla bellezza che ha dato al mondo. Ennio Morricone potrebbe essere mio padre, o mio nonno, sono un diretto erede del suo lascito, dei film che (fossero capolavori, buoni, mediocri o cattivi) gli devono un debito impagabile.» – Marcos Morau

Notte Morricone, la nuova creazione del CCN/Aterballetto firmata dal premiato coreografo Marcos Morau, è a Ludwigsburg in Germania.

Notte Morricone è un devoto tributo del coreografo Marcos Morau alla bellezza che ha donato al mondo il premio Oscar Ennio Morricone.

Notte Morricone si svolge nel crepuscolo di una notte ordinaria nella vita di un creativo, che solo e stordito davanti ai suoi fogli, prende appunti e visualizza melodie per film che non esistono ancora, riportando in vita storie nell’aria rarefatta della sua stanza.

 

 

Regia e coreografia MARCOS MORAU
Musica ENNIO MORRICONE
Direzione e adattamento musicale a cura di MAURIZIO BILLI
Sound design ALEX RÖSER VATICHÉ, BEN MEERWEIN
Set e luci MARC SALICRÚ
Costumi SILVIA DELAGNEAU
Assistenti alla coreografia SHAY PARTUSH, MARINA RODRÍGUEZ

Produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto

Commissione, coproduzione, prima rappresentazione outdoor Macerata Opera Festival
Coproduzione, prima rappresentazione indoor Fondazione Teatro di Roma
Coproduzioni Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Centro Servizi Culturali Santa Chiara Trento, Centro Teatrale Bresciano
Coproduzione Ravenna Festival | Orchestra Giovanile Luigi Cherubini

Premiere outdoor 1° agosto 2024, Macerata Opera Festival

Premiere indoor 24 ottobre – 10 novembre 2024, Roma, Teatro Argentina

Le recite al Teatro Argentina sono in co-presentazione con Fondazione Teatro di Roma e Romaeuropa Festival

«Spesso mi chiedono che musica ascolti, quale musica mi ispiri o mi accompagni nel mio quotidiano e io rispondo sempreallo stesso modo: dalla musica classica alle nuove ondate contemporanee io prendo ispirazione da molte e diverse fonti ed Ennio Morriconeè sempre in cima alla lista.

La musica di Morricone incarna quel senso astratto di ciò che non è detto e non si vede nei film. Sebbene sia quasi impossibile separare la sua musica dalle immagini che la accompagnano, Morricone trascende e si intreccia con la vita stessa, con i ricordi e con la bellezza e la crudeltà di un mondo che continua ad avanzare, distruggendo e costruendo sé stesso ogni giorno.
La sua musica ha una potente qualità malinconica che deriva sia dalla contemplazione del passato sia dall’impossibilità di catturare qualsiasi esperienza passata.

Di formazione classica e vocazione avanguardistica, Morricone è sempre stato al di là delle tendenze del momento. Oggi, a 3 anni dalla sua morte, Morricone continua a ispirare artisti e visionari di diversi campi e la sua musica appartiene a un intero secolo e ha fatto rivivere molti dei nostri grandi maestri.
La sua musica era un genere a sé stante e per questa serata vorrei costruire un universo basato sulla sua sensibilità per confermare che la sua eredità è ancora più viva che mai e che, come direbbe lui stesso, “la mia musica ha una vita propria, che può vivere lontano dai film per cui è stata creata”».

Marcos Morau

Recentemente nominato Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere dal Ministero della Cultura francese e selezionato come miglior coreografo dell’anno 2023 dalla rivista tedesca TANZ, la carriera di Marcos Morau (Valencia 1982) continua a crescere come creatore e regista di scena.

Formatosi tra Barcellona e New York, in fotografia, coreografia e teoria teatrale e drammaturgia, Marcos Morau costruisce mondi immaginari e paesaggi dove immagine, testo, movimento, musica e spazio costituiscono un universo unico che viene costantemente nutrito dal cinema, dalla fotografia e dalla letteratura.

Dal 2004, Marcos ha diretto La Veronal, una compagnia presente nei migliori teatri e festival di oltre trenta paesi: Théâtre National de Chaillot a Parigi, la Biennale di Venezia, il Festival d’Avignone, Tanz Im August a Berlino, il Festival RomaEuropa, il SIDance Festival de Seoul, Sadler’s Wells a Londra, Danse Danse Montreal, tra molti altri.

Oltre al suo lavoro con La Veronal, Marcos Morau è un artista ospite internazionale in diverse compagnie e teatri dove sviluppa nuove creazioni, sempre a metà strada tra le arti performative e la danza: Nederlands Dans Theater, Lyon Opera Ballet, Les Grands Ballets Canadiens, Royal Danish Ballet o The Royal Ballet of Flanders, tra gli altri.

Essendo il più giovane creatore a ottenere il Premio Nazionale di Danza, il più alto riconoscimento in Spagna, il futuro di Morau e La Veronal mira alla ricerca di nuovi formati e linguaggi dove l’opera, la danza e il teatro fisico dialogano più che mai, cercando nuovi modi di esprimersi e comunicare nel nostro tempo presente, sempre turbolento e in continua evoluzione.

Dalla presente stagione, è artista associato presso lo Staatsballett Berlin.

“La Veronal è un ricordo che la danza è spesso all’avanguardia del teatro più innovativo.” – The New York Times

“Il trattamento visivo di Morau è così brillante, così vivacemente strano, che ci lasciamo coinvolgere in ciò che si rivela anche essere una storia di trasmissione ed emancipazione.” – Le Monde

“Morau, uno dei coreografi giovani più interessanti della scena contemporanea della danza.” – El País

NOTTE MORRICONE

Forum am Schlosspark Ludwigsburg
22 Dicembre H 17.00

«”Io, Ennio Morricone, sono morto”, scrisse il compositore prima di dire addio. La sua musica, d’altra parte, non lo può fare. Ed è così che creatori ed artisti sempre ci lasciano senza lasciarci, ed è così che la memoria si prende cura di tenerli vivi, di tenerli al sicuro. Notte Morricone è il mio regalo, un devoto tributo alla bellezza che ha dato al mondo. Ennio Morricone potrebbe essere mio padre, o mio nonno, sono un diretto erede del suo lascito, dei film che (fossero capolavori, buoni, mediocri o cattivi) gli devono un debito impagabile.» – Marcos Morau

Notte Morricone, la nuova creazione del CCN/Aterballetto firmata dal premiato coreografo Marcos Morau, è a Ludwigsburg in Germania.

Notte Morricone è un devoto tributo del coreografo Marcos Morau alla bellezza che ha donato al mondo il premio Oscar Ennio Morricone.

Notte Morricone si svolge nel crepuscolo di una notte ordinaria nella vita di un creativo, che solo e stordito davanti ai suoi fogli, prende appunti e visualizza melodie per film che non esistono ancora, riportando in vita storie nell’aria rarefatta della sua stanza.

 

 

Regia e coreografia MARCOS MORAU
Musica ENNIO MORRICONE
Direzione e adattamento musicale a cura di MAURIZIO BILLI
Sound design ALEX RÖSER VATICHÉ, BEN MEERWEIN
Set e luci MARC SALICRÚ
Costumi SILVIA DELAGNEAU
Assistenti alla coreografia SHAY PARTUSH, MARINA RODRÍGUEZ

Produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto

Commissione, coproduzione, prima rappresentazione outdoor Macerata Opera Festival
Coproduzione, prima rappresentazione indoor Fondazione Teatro di Roma
Coproduzioni Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Centro Servizi Culturali Santa Chiara Trento, Centro Teatrale Bresciano
Coproduzione Ravenna Festival | Orchestra Giovanile Luigi Cherubini

Premiere outdoor 1° agosto 2024, Macerata Opera Festival

Premiere indoor 24 ottobre – 10 novembre 2024, Roma, Teatro Argentina

Le recite al Teatro Argentina sono in co-presentazione con Fondazione Teatro di Roma e Romaeuropa Festival

«Spesso mi chiedono che musica ascolti, quale musica mi ispiri o mi accompagni nel mio quotidiano e io rispondo sempreallo stesso modo: dalla musica classica alle nuove ondate contemporanee io prendo ispirazione da molte e diverse fonti ed Ennio Morriconeè sempre in cima alla lista.

La musica di Morricone incarna quel senso astratto di ciò che non è detto e non si vede nei film. Sebbene sia quasi impossibile separare la sua musica dalle immagini che la accompagnano, Morricone trascende e si intreccia con la vita stessa, con i ricordi e con la bellezza e la crudeltà di un mondo che continua ad avanzare, distruggendo e costruendo sé stesso ogni giorno.
La sua musica ha una potente qualità malinconica che deriva sia dalla contemplazione del passato sia dall’impossibilità di catturare qualsiasi esperienza passata.

Di formazione classica e vocazione avanguardistica, Morricone è sempre stato al di là delle tendenze del momento. Oggi, a 3 anni dalla sua morte, Morricone continua a ispirare artisti e visionari di diversi campi e la sua musica appartiene a un intero secolo e ha fatto rivivere molti dei nostri grandi maestri.
La sua musica era un genere a sé stante e per questa serata vorrei costruire un universo basato sulla sua sensibilità per confermare che la sua eredità è ancora più viva che mai e che, come direbbe lui stesso, “la mia musica ha una vita propria, che può vivere lontano dai film per cui è stata creata”».

Marcos Morau

Recentemente nominato Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere dal Ministero della Cultura francese e selezionato come miglior coreografo dell’anno 2023 dalla rivista tedesca TANZ, la carriera di Marcos Morau (Valencia 1982) continua a crescere come creatore e regista di scena.

Formatosi tra Barcellona e New York, in fotografia, coreografia e teoria teatrale e drammaturgia, Marcos Morau costruisce mondi immaginari e paesaggi dove immagine, testo, movimento, musica e spazio costituiscono un universo unico che viene costantemente nutrito dal cinema, dalla fotografia e dalla letteratura.

Dal 2004, Marcos ha diretto La Veronal, una compagnia presente nei migliori teatri e festival di oltre trenta paesi: Théâtre National de Chaillot a Parigi, la Biennale di Venezia, il Festival d’Avignone, Tanz Im August a Berlino, il Festival RomaEuropa, il SIDance Festival de Seoul, Sadler’s Wells a Londra, Danse Danse Montreal, tra molti altri.

Oltre al suo lavoro con La Veronal, Marcos Morau è un artista ospite internazionale in diverse compagnie e teatri dove sviluppa nuove creazioni, sempre a metà strada tra le arti performative e la danza: Nederlands Dans Theater, Lyon Opera Ballet, Les Grands Ballets Canadiens, Royal Danish Ballet o The Royal Ballet of Flanders, tra gli altri.

Essendo il più giovane creatore a ottenere il Premio Nazionale di Danza, il più alto riconoscimento in Spagna, il futuro di Morau e La Veronal mira alla ricerca di nuovi formati e linguaggi dove l’opera, la danza e il teatro fisico dialogano più che mai, cercando nuovi modi di esprimersi e comunicare nel nostro tempo presente, sempre turbolento e in continua evoluzione.

Dalla presente stagione, è artista associato presso lo Staatsballett Berlin.

“La Veronal è un ricordo che la danza è spesso all’avanguardia del teatro più innovativo.” – The New York Times

“Il trattamento visivo di Morau è così brillante, così vivacemente strano, che ci lasciamo coinvolgere in ciò che si rivela anche essere una storia di trasmissione ed emancipazione.” – Le Monde

“Morau, uno dei coreografi giovani più interessanti della scena contemporanea della danza.” – El País

NOTTE MORRICONE

Théâtre d’Orléans Orléans
31 Dicembre H 20.30

«”Io, Ennio Morricone, sono morto”, scrisse il compositore prima di dire addio. La sua musica, d’altra parte, non lo può fare. Ed è così che creatori ed artisti sempre ci lasciano senza lasciarci, ed è così che la memoria si prende cura di tenerli vivi, di tenerli al sicuro. Notte Morricone è il mio regalo, un devoto tributo alla bellezza che ha dato al mondo. Ennio Morricone potrebbe essere mio padre, o mio nonno, sono un diretto erede del suo lascito, dei film che (fossero capolavori, buoni, mediocri o cattivi) gli devono un debito impagabile.» – Marcos Morau

Notte Morricone, la nuova creazione del CCN/Aterballetto firmata dal premiato coreografo Marcos Morau, è al Théâtre d’Orléans
per salutare il 2024 e dare il benvenuto al 2025.

Martedì 31 dicembre 2024 ore 20.30
Mercoledì 01 gennaio 2025 ore 17.00

Notte Morricone è un devoto tributo del coreografo Marcos Morau alla bellezza che ha donato al mondo il premio Oscar Ennio Morricone.

Notte Morricone si svolge nel crepuscolo di una notte ordinaria nella vita di un creativo, che solo e stordito davanti ai suoi fogli, prende appunti e visualizza melodie per film che non esistono ancora, riportando in vita storie nell’aria rarefatta della sua stanza.

 

 

Regia e coreografia MARCOS MORAU
Musica ENNIO MORRICONE
Direzione e adattamento musicale a cura di MAURIZIO BILLI
Sound design ALEX RÖSER VATICHÉ, BEN MEERWEIN
Set e luci MARC SALICRÚ
Costumi SILVIA DELAGNEAU
Assistenti alla coreografia SHAY PARTUSH, MARINA RODRÍGUEZ

Produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto

Commissione, coproduzione, prima rappresentazione outdoor Macerata Opera Festival
Coproduzione, prima rappresentazione indoor Fondazione Teatro di Roma
Coproduzioni Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Centro Servizi Culturali Santa Chiara Trento, Centro Teatrale Bresciano
Coproduzione Ravenna Festival | Orchestra Giovanile Luigi Cherubini

Premiere outdoor 1° agosto 2024, Macerata Opera Festival

Premiere indoor 24 ottobre – 10 novembre 2024, Roma, Teatro Argentina

Le recite al Teatro Argentina sono in co-presentazione con Fondazione Teatro di Roma e Romaeuropa Festival

«Spesso mi chiedono che musica ascolti, quale musica mi ispiri o mi accompagni nel mio quotidiano e io rispondo sempreallo stesso modo: dalla musica classica alle nuove ondate contemporanee io prendo ispirazione da molte e diverse fonti ed Ennio Morriconeè sempre in cima alla lista.

La musica di Morricone incarna quel senso astratto di ciò che non è detto e non si vede nei film. Sebbene sia quasi impossibile separare la sua musica dalle immagini che la accompagnano, Morricone trascende e si intreccia con la vita stessa, con i ricordi e con la bellezza e la crudeltà di un mondo che continua ad avanzare, distruggendo e costruendo sé stesso ogni giorno.
La sua musica ha una potente qualità malinconica che deriva sia dalla contemplazione del passato sia dall’impossibilità di catturare qualsiasi esperienza passata.

Di formazione classica e vocazione avanguardistica, Morricone è sempre stato al di là delle tendenze del momento. Oggi, a 3 anni dalla sua morte, Morricone continua a ispirare artisti e visionari di diversi campi e la sua musica appartiene a un intero secolo e ha fatto rivivere molti dei nostri grandi maestri.
La sua musica era un genere a sé stante e per questa serata vorrei costruire un universo basato sulla sua sensibilità per confermare che la sua eredità è ancora più viva che mai e che, come direbbe lui stesso, “la mia musica ha una vita propria, che può vivere lontano dai film per cui è stata creata”».

Marcos Morau

Recentemente nominato Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere dal Ministero della Cultura francese e selezionato come miglior coreografo dell’anno 2023 dalla rivista tedesca TANZ, la carriera di Marcos Morau (Valencia 1982) continua a crescere come creatore e regista di scena.

Formatosi tra Barcellona e New York, in fotografia, coreografia e teoria teatrale e drammaturgia, Marcos Morau costruisce mondi immaginari e paesaggi dove immagine, testo, movimento, musica e spazio costituiscono un universo unico che viene costantemente nutrito dal cinema, dalla fotografia e dalla letteratura.

Dal 2004, Marcos ha diretto La Veronal, una compagnia presente nei migliori teatri e festival di oltre trenta paesi: Théâtre National de Chaillot a Parigi, la Biennale di Venezia, il Festival d’Avignone, Tanz Im August a Berlino, il Festival RomaEuropa, il SIDance Festival de Seoul, Sadler’s Wells a Londra, Danse Danse Montreal, tra molti altri.

Oltre al suo lavoro con La Veronal, Marcos Morau è un artista ospite internazionale in diverse compagnie e teatri dove sviluppa nuove creazioni, sempre a metà strada tra le arti performative e la danza: Nederlands Dans Theater, Lyon Opera Ballet, Les Grands Ballets Canadiens, Royal Danish Ballet o The Royal Ballet of Flanders, tra gli altri.

Essendo il più giovane creatore a ottenere il Premio Nazionale di Danza, il più alto riconoscimento in Spagna, il futuro di Morau e La Veronal mira alla ricerca di nuovi formati e linguaggi dove l’opera, la danza e il teatro fisico dialogano più che mai, cercando nuovi modi di esprimersi e comunicare nel nostro tempo presente, sempre turbolento e in continua evoluzione.

Dalla presente stagione, è artista associato presso lo Staatsballett Berlin.

“La Veronal è un ricordo che la danza è spesso all’avanguardia del teatro più innovativo.” – The New York Times

“Il trattamento visivo di Morau è così brillante, così vivacemente strano, che ci lasciamo coinvolgere in ciò che si rivela anche essere una storia di trasmissione ed emancipazione.” – Le Monde

“Morau, uno dei coreografi giovani più interessanti della scena contemporanea della danza.” – El País

NOTTE MORRICONE

Théâtre d’Orléans Orléans
1 Gennaio H 17.00

«”Io, Ennio Morricone, sono morto”, scrisse il compositore prima di dire addio. La sua musica, d’altra parte, non lo può fare. Ed è così che creatori ed artisti sempre ci lasciano senza lasciarci, ed è così che la memoria si prende cura di tenerli vivi, di tenerli al sicuro. Notte Morricone è il mio regalo, un devoto tributo alla bellezza che ha dato al mondo. Ennio Morricone potrebbe essere mio padre, o mio nonno, sono un diretto erede del suo lascito, dei film che (fossero capolavori, buoni, mediocri o cattivi) gli devono un debito impagabile.» – Marcos Morau

Notte Morricone, la nuova creazione del CCN/Aterballetto firmata dal premiato coreografo Marcos Morau, è al Théâtre d’Orléans
per salutare il 2024 e dare il benvenuto al 2025.

Martedì 31 dicembre 2024 ore 20.30
Mercoledì 01 gennaio 2025 ore 17.00

Notte Morricone è un devoto tributo del coreografo Marcos Morau alla bellezza che ha donato al mondo il premio Oscar Ennio Morricone.

Notte Morricone si svolge nel crepuscolo di una notte ordinaria nella vita di un creativo, che solo e stordito davanti ai suoi fogli, prende appunti e visualizza melodie per film che non esistono ancora, riportando in vita storie nell’aria rarefatta della sua stanza.

 

 

Regia e coreografia MARCOS MORAU
Musica ENNIO MORRICONE
Direzione e adattamento musicale a cura di MAURIZIO BILLI
Sound design ALEX RÖSER VATICHÉ, BEN MEERWEIN
Set e luci MARC SALICRÚ
Costumi SILVIA DELAGNEAU
Assistenti alla coreografia SHAY PARTUSH, MARINA RODRÍGUEZ

Produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto

Commissione, coproduzione, prima rappresentazione outdoor Macerata Opera Festival
Coproduzione, prima rappresentazione indoor Fondazione Teatro di Roma
Coproduzioni Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Centro Servizi Culturali Santa Chiara Trento, Centro Teatrale Bresciano
Coproduzione Ravenna Festival | Orchestra Giovanile Luigi Cherubini

Premiere outdoor 1° agosto 2024, Macerata Opera Festival

Premiere indoor 24 ottobre – 10 novembre 2024, Roma, Teatro Argentina

Le recite al Teatro Argentina sono in co-presentazione con Fondazione Teatro di Roma e Romaeuropa Festival

«Spesso mi chiedono che musica ascolti, quale musica mi ispiri o mi accompagni nel mio quotidiano e io rispondo sempreallo stesso modo: dalla musica classica alle nuove ondate contemporanee io prendo ispirazione da molte e diverse fonti ed Ennio Morriconeè sempre in cima alla lista.

La musica di Morricone incarna quel senso astratto di ciò che non è detto e non si vede nei film. Sebbene sia quasi impossibile separare la sua musica dalle immagini che la accompagnano, Morricone trascende e si intreccia con la vita stessa, con i ricordi e con la bellezza e la crudeltà di un mondo che continua ad avanzare, distruggendo e costruendo sé stesso ogni giorno.
La sua musica ha una potente qualità malinconica che deriva sia dalla contemplazione del passato sia dall’impossibilità di catturare qualsiasi esperienza passata.

Di formazione classica e vocazione avanguardistica, Morricone è sempre stato al di là delle tendenze del momento. Oggi, a 3 anni dalla sua morte, Morricone continua a ispirare artisti e visionari di diversi campi e la sua musica appartiene a un intero secolo e ha fatto rivivere molti dei nostri grandi maestri.
La sua musica era un genere a sé stante e per questa serata vorrei costruire un universo basato sulla sua sensibilità per confermare che la sua eredità è ancora più viva che mai e che, come direbbe lui stesso, “la mia musica ha una vita propria, che può vivere lontano dai film per cui è stata creata”».

Marcos Morau

Recentemente nominato Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere dal Ministero della Cultura francese e selezionato come miglior coreografo dell’anno 2023 dalla rivista tedesca TANZ, la carriera di Marcos Morau (Valencia 1982) continua a crescere come creatore e regista di scena.

Formatosi tra Barcellona e New York, in fotografia, coreografia e teoria teatrale e drammaturgia, Marcos Morau costruisce mondi immaginari e paesaggi dove immagine, testo, movimento, musica e spazio costituiscono un universo unico che viene costantemente nutrito dal cinema, dalla fotografia e dalla letteratura.

Dal 2004, Marcos ha diretto La Veronal, una compagnia presente nei migliori teatri e festival di oltre trenta paesi: Théâtre National de Chaillot a Parigi, la Biennale di Venezia, il Festival d’Avignone, Tanz Im August a Berlino, il Festival RomaEuropa, il SIDance Festival de Seoul, Sadler’s Wells a Londra, Danse Danse Montreal, tra molti altri.

Oltre al suo lavoro con La Veronal, Marcos Morau è un artista ospite internazionale in diverse compagnie e teatri dove sviluppa nuove creazioni, sempre a metà strada tra le arti performative e la danza: Nederlands Dans Theater, Lyon Opera Ballet, Les Grands Ballets Canadiens, Royal Danish Ballet o The Royal Ballet of Flanders, tra gli altri.

Essendo il più giovane creatore a ottenere il Premio Nazionale di Danza, il più alto riconoscimento in Spagna, il futuro di Morau e La Veronal mira alla ricerca di nuovi formati e linguaggi dove l’opera, la danza e il teatro fisico dialogano più che mai, cercando nuovi modi di esprimersi e comunicare nel nostro tempo presente, sempre turbolento e in continua evoluzione.

Dalla presente stagione, è artista associato presso lo Staatsballett Berlin.

“La Veronal è un ricordo che la danza è spesso all’avanguardia del teatro più innovativo.” – The New York Times

“Il trattamento visivo di Morau è così brillante, così vivacemente strano, che ci lasciamo coinvolgere in ciò che si rivela anche essere una storia di trasmissione ed emancipazione.” – Le Monde

“Morau, uno dei coreografi giovani più interessanti della scena contemporanea della danza.” – El País

NOTTE MORRICONE

Teatro Sociale Trento
13 Febbraio H 20.30

«”Io, Ennio Morricone, sono morto”, scrisse il compositore prima di dire addio. La sua musica, d’altra parte, non lo può fare. Ed è così che creatori ed artisti sempre ci lasciano senza lasciarci, ed è così che la memoria si prende cura di tenerli vivi, di tenerli al sicuro. Notte Morricone è il mio regalo, un devoto tributo alla bellezza che ha dato al mondo. Ennio Morricone potrebbe essere mio padre, o mio nonno, sono un diretto erede del suo lascito, dei film che (fossero capolavori, buoni, mediocri o cattivi) gli devono un debito impagabile.» – Marcos Morau

Notte Morricone, la nuova creazione del CCN/Aterballetto firmata dal premiato coreografo Marcos Morau, è al Teatro Sociale di Trento.

Giovedì 13 febbraio 2025 ore 20.30
Venerdì 14 febbraio 2025 ore 20.30
Sabato 15 febbraio 2025 ore 18.00
Domenica 16 febbraio 2025 ore 16.00

Notte Morricone è un devoto tributo del coreografo Marcos Morau alla bellezza che ha donato al mondo il premio Oscar Ennio Morricone.

Notte Morricone si svolge nel crepuscolo di una notte ordinaria nella vita di un creativo, che solo e stordito davanti ai suoi fogli, prende appunti e visualizza melodie per film che non esistono ancora, riportando in vita storie nell’aria rarefatta della sua stanza.

 

 

Regia e coreografia MARCOS MORAU
Musica ENNIO MORRICONE
Direzione e adattamento musicale a cura di MAURIZIO BILLI
Sound design ALEX RÖSER VATICHÉ, BEN MEERWEIN
Set e luci MARC SALICRÚ
Costumi SILVIA DELAGNEAU
Assistenti alla coreografia SHAY PARTUSH, MARINA RODRÍGUEZ

Produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto

Commissione, coproduzione, prima rappresentazione outdoor Macerata Opera Festival
Coproduzione, prima rappresentazione indoor Fondazione Teatro di Roma
Coproduzioni Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Centro Servizi Culturali Santa Chiara Trento, Centro Teatrale Bresciano
Coproduzione Ravenna Festival | Orchestra Giovanile Luigi Cherubini

Premiere outdoor 1° agosto 2024, Macerata Opera Festival

Premiere indoor 24 ottobre – 10 novembre 2024, Roma, Teatro Argentina

Le recite al Teatro Argentina sono in co-presentazione con Fondazione Teatro di Roma e Romaeuropa Festival

«Spesso mi chiedono che musica ascolti, quale musica mi ispiri o mi accompagni nel mio quotidiano e io rispondo sempreallo stesso modo: dalla musica classica alle nuove ondate contemporanee io prendo ispirazione da molte e diverse fonti ed Ennio Morriconeè sempre in cima alla lista.

La musica di Morricone incarna quel senso astratto di ciò che non è detto e non si vede nei film. Sebbene sia quasi impossibile separare la sua musica dalle immagini che la accompagnano, Morricone trascende e si intreccia con la vita stessa, con i ricordi e con la bellezza e la crudeltà di un mondo che continua ad avanzare, distruggendo e costruendo sé stesso ogni giorno.
La sua musica ha una potente qualità malinconica che deriva sia dalla contemplazione del passato sia dall’impossibilità di catturare qualsiasi esperienza passata.

Di formazione classica e vocazione avanguardistica, Morricone è sempre stato al di là delle tendenze del momento. Oggi, a 3 anni dalla sua morte, Morricone continua a ispirare artisti e visionari di diversi campi e la sua musica appartiene a un intero secolo e ha fatto rivivere molti dei nostri grandi maestri.
La sua musica era un genere a sé stante e per questa serata vorrei costruire un universo basato sulla sua sensibilità per confermare che la sua eredità è ancora più viva che mai e che, come direbbe lui stesso, “la mia musica ha una vita propria, che può vivere lontano dai film per cui è stata creata”».

Marcos Morau

Recentemente nominato Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere dal Ministero della Cultura francese e selezionato come miglior coreografo dell’anno 2023 dalla rivista tedesca TANZ, la carriera di Marcos Morau (Valencia 1982) continua a crescere come creatore e regista di scena.

Formatosi tra Barcellona e New York, in fotografia, coreografia e teoria teatrale e drammaturgia, Marcos Morau costruisce mondi immaginari e paesaggi dove immagine, testo, movimento, musica e spazio costituiscono un universo unico che viene costantemente nutrito dal cinema, dalla fotografia e dalla letteratura.

Dal 2004, Marcos ha diretto La Veronal, una compagnia presente nei migliori teatri e festival di oltre trenta paesi: Théâtre National de Chaillot a Parigi, la Biennale di Venezia, il Festival d’Avignone, Tanz Im August a Berlino, il Festival RomaEuropa, il SIDance Festival de Seoul, Sadler’s Wells a Londra, Danse Danse Montreal, tra molti altri.

Oltre al suo lavoro con La Veronal, Marcos Morau è un artista ospite internazionale in diverse compagnie e teatri dove sviluppa nuove creazioni, sempre a metà strada tra le arti performative e la danza: Nederlands Dans Theater, Lyon Opera Ballet, Les Grands Ballets Canadiens, Royal Danish Ballet o The Royal Ballet of Flanders, tra gli altri.

Essendo il più giovane creatore a ottenere il Premio Nazionale di Danza, il più alto riconoscimento in Spagna, il futuro di Morau e La Veronal mira alla ricerca di nuovi formati e linguaggi dove l’opera, la danza e il teatro fisico dialogano più che mai, cercando nuovi modi di esprimersi e comunicare nel nostro tempo presente, sempre turbolento e in continua evoluzione.

Dalla presente stagione, è artista associato presso lo Staatsballett Berlin.

“La Veronal è un ricordo che la danza è spesso all’avanguardia del teatro più innovativo.” – The New York Times

“Il trattamento visivo di Morau è così brillante, così vivacemente strano, che ci lasciamo coinvolgere in ciò che si rivela anche essere una storia di trasmissione ed emancipazione.” – Le Monde

“Morau, uno dei coreografi giovani più interessanti della scena contemporanea della danza.” – El País