Semâ, il nome della danza vorticosa dei dervisci rotanti, dà il titolo a questa produzione della Compagnie Linga.
I coreografi Katarzyna Gdaniec e Marco Cantalupo insieme al compositore Mathias Delplanque e al percussionista Philippe Foch giocano con l’alchimia che si crea attraverso degli inediti incontri artistici, e con l’interdipendenza vivente, in continua evoluzione, tra il danzatore e il musicista, la melodia e il gesto, che si nutrono reciprocamente nel flusso del movimento.
Prova aperta ore 18.00
Spettacolo ore 20.30
Idea e coreografia: Katarzyna Gdaniec et Marco Cantalupo
Musiche originali: Mathias Delplanque, Philippe Foch
Interpreti: Martin Angiuli, Enzo Blond, Bonni Bogya, Aude-Marie Bouchard, András Engelmann, Lia Ujcic, Csaba Varga, Cindy Villemin
Disegno luci: German Schwab
Costumi: Geneviève Mathier
Una coproduzione: Compagnie Linga, l’Octogone – Théâtre de Pully
Questa tournée è sostenuta da Pro Helvetia – Fondazione svizzera per la cultura e da Corodis.
La Compagnie Linga è beneficiaria di una convenzione di finanziamento con la Città di Pully, la Città di Losanna e il Cantone di Vaud.
Semâ, l’ultima creazione della compagnia di Pully, è un ipnotico richiamo al movimento incessante dei pianeti umani (…). I coreografi Katarzyna Gdaniec e Marco Cantalupo creano un’opera di trance e alleanza per otto magnifici interpreti provenienti dai quattro angoli d’Europa (…). Semâ ci immerge nell’esperienza della natura paradossale del cerchio, interno ed esterno, “l’intermediario necessario tra il Simile e l’Altro, il visibile e l’invisibile”, secondo Platone. Ma è anche un simbolo senza tempo di unione e unicità che ha sempre affascinato i coreografi di Linga.
In poco più di un’ora, Semâ copre una gamma di movimenti, dall’organico al più sofisticato, come una serie di atteggiamenti derivati dalla genuflessione. A scandire regolarmente la pièce è soprattutto la danza giratoria derivata da quella dei dervisci rotanti – una forma di meditazione attiva, di origine sufi, che porta all’estasi – che continua a affascinare (…). I corpi giranti ed esultanti hanno conquistato il pubblico della prima, che si è alzato per una standing ovation all’Octogone venerdì scorso.
estratto della recensione di Corinne Jaquiéry pubblicato su 24heures Lausanne, 29.04.2023
Nel 1992, Katarzyna Gdaniec e Marco Cantalupo hanno realizzato il loro desiderio di indipendenza e creatività fondando la Compagnie Linga (simbolo di fertilità nell’induismo). Con il sostegno della Città di Pully, della Città di Losanna, del Canton Vaud e di Pro Helvetia – Consiglio delle Arti Svizzero, diventano artisti associati presso l’Octogone, Théâtre de Pully/Lausanne (CH), dove risiedono dal 1993. Sviluppano uno spazio dedicato alla ricerca coreografica, mettendo in scena una danza fisica, sensuale e potente che interroga l’influenza delle situazioni politiche e sociali sul corpo.
Creando una o due produzioni all’anno, impongono rapidamente il loro repertorio sulla scena svizzera e internazionale, diventando una delle compagnie indipendenti più dinamiche del paese. Come tale, vengono invitati ai più importanti eventi di danza contemporanea.
Collaborazioni internazionali: Opera di Losanna, Dresda, Firenze, Ankara, Teatro Nazionale di Mannheim, Balletto Nazionale del Portogallo, Festival dell’Opera di Avenches, TV ARTE, orchestra WDR.
Premi: 2019, Flow ha ricevuto il «Current Dance Works Award» agli Swiss Dance Awards 2019 (CH); 2017, Katarzyna Gdaniec ha ricevuto il Premio Artista Polacca (ZASP) e il Premio Cultura della città di Danzica (PL); 2015, Premio Danzatalenti (Genova, IT); 2012, Grand Prix de la Fondation Vaudoise pour la Culture; 2001, Prix Jeunes Créateurs Danse della Fondation Vaudoise per la promozione e la creazione artistica; 1995, Concorso di Coreografia di Hannover (DE); 1995, Premio Léonide Massine di Positano (IT).
Nel 2022, la Compagnie Linga celebra il suo 30º anniversario.