A Bruxelles, le MicroDanze sono radicate in un paesaggio urbano che batte a due ritmi diversi.
Tachicardico nella Tour & Taxis, un centro commerciale ed ex stazione di trasporto industriale situato lungo il canale.
Bioritmico nella Coulée verte, un percorso verde radicato negli esseri viventi e nei saperi sepolti sotto la metropoli.
Da due decenni, il terreno, abbandonato alla fine del XX secolo, alimenta l’immaginazione di urbanisti, artisti, architetti, circensi, promotori, giardinieri e sviluppatori.
Un massiccio progetto urbano sarà completato nel 2022. La terra ha l’aspetto di una pelle rugosa. Il suolo è consumato. Il vicinato, corridori, bambini, ciclisti, animali domestici e i loro padroni attraversano zone pubbliche, semi-pubbliche, private, comuni e liminali.
Chi siamo noi? Un melting pot di cittadini di Bruxelles che sperimentano le interazioni corpo-paesaggio. Tra noi, otto danzatori sono stati scelti da Les Halles per le loro capacità multidisciplinari e le loro outdoor skills. Dopo aver partecipato a un workshop europeo, eseguiranno sei MicroDanze plasmate da coreografi italiani e greci durante la crisi di Covid.
Ogni MicroDanza è un micromondo, un dialogo con lo spazio aperto. Una sorta di agopuntura in cui ogni punto richiama una storia condivisa raccontata da guardiani che tessono connessioni tra gli spiriti del luogo, i passanti e il momento presente.
Con la loro bellezza inquietante, i viaggi delle MicroDanze dal sottosuolo alla superficie sono una parte essenziale dell’arte vitale di curare le nostre connessioni con i luoghi.
Pauline de La Boulaye
Curatrice progetto An Ideal City