Doppia replica:
martedì 4 giugno – ore 21.00
mercoledì 5 giugno – ore 21.00
Protagonisti della serata sono i danzatori di Agora Coaching Project, un progetto di alta formazione promosso e sostenuto dalla MM Contemporary Dance Company e dall’A.S.D Progetto Danza di Reggio Emilia con la direzione artistica di Michele Merola ed Enrico Morelli. Iniziato nel 2010, il corso sta ottenendo pieno riconoscimento nel mondo della danza europea e vanta collaborazioni con insegnanti e coreografi di fama internazionale.
SCHUBERT FRAMES di Enrico Morelli
Alla musica straordinaria di Franz Schubert, Enrico Morelli ha voluto affidare il suo lavoro: nessuno meglio del compositore viennese ha saputo interpretare i sentimenti contrastanti d’amore, la tensione, la malinconia, il rimpianto, ma anche la speranza. Un collage di celebri brani di Schubert, estratti da veri e propri capolavori – composti ben due secoli fa, stupiscono ancora oggi per la loro grande attualità – fanno da colonna sonora a questo lavoro dedicato alle molte anime dell’uomo contemporaneo, dove l’amore lascia il posto al disinganno, il distacco alla condivisione, la passione al timore, e viceversa, in un andare e venire fra crescendo e diminuendo, a rivelare interi universi e legami segreti. La coreografia vuole essere un racconto di solitudini e di anime affini, in un’epoca come la nostra, stanca, torbida, disincantata, tormentata da un malessere che si respira nell’aria, ma anche ansiosamente alla ricerca di un senso e di una speranza di felicità, di una qualche tenerezza. Un racconto di andirivieni in cui ci si sofferma soprattutto sul momento del ritorno, perché la felicità è una casa in cui tornare, magari cambiati, incuranti della velocità accelerata di un presente che rischia di farci annaspare e di un futuro che si ha paura di esplorare. Il problema non è arrivare, ma tornare. Imparare ogni volta ad amare, di nuovo. Avere il coraggio di riconoscersi fragili, e quindi generosi nella tenerezza.
METEREOLOGIA RICARICATA di Michele Di Stefano
Sette pezzi sulla coabitazione e la vicinanza tra i corpi, su ciò che rende la danza un formidabile strumento di conoscenza dell’altro e degli altri; il lavoro è soprattutto un percorso di appropriazione dello spazio esterno per dare corpo e ritmo ad un’idea molto semplice: che la danza abbia la capacità di generare un luogo accogliente, nel quale la danza di qualcun altro possa esistere. Per questo l’attenzione dei danzatori è sempre rivolta al fuori, a ciò che sta nei pressi, intorno al corpo. Con una sfumatura esotica che non guasta. Vorremmo che questo spazio, che ogni corpo proietta all’esterno, venisse percepito come uno spazio “possibile” di convivenza, vicinanza e invenzione, sulla pura base dei fatti.
INTERPRETI
4 giugno
Erica Barusco, Jasmine Begici, Giovanni Karol Borriello, Elisa D’Acciavo, Laura Dell’Agnese, Sara Ferrentino, Giulia Lusetti, Lucrezia Maggiore, Gioele Marcante, Maya Maselli, Carlotta Maucioni, Federico Musumeci, Giada Piccinini, Giorgia Raffetto, Susanna Russing, Viviana Maria Sanfilippo, Gennaro Todisco, Diletta Torelli
5 giugno
Corrado Azzolini, Giulia Boccarossa, Elisa Bocconi, Salvatore Bruno, Lucrezia Capuzzelli, Anna Dal Maso, Vittoria Facci, Nicole Forni, Aurora Lattanzi, Luna Lefebvre, Gioele Marcante, Laura Miotti, Martina Pagliari, Filippo Penco, Martina Procacci, Alessia Russo, Diletta Suman, Gaia Zorrilla