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Serie di eventi Event Series: A Poetry Abstraction – Eppur si muove

A Poetry Abstraction – Eppur si muove

ph. Jennifer Moyes

La Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto apre la sua stagione al Festival di Danza Contemporanea del Teatro Comunale di Ferrara nella cornice del Festival Interno Verde, dove i giardini nascosti della città diventano teatri a cielo aperto.

In scena A Poetry Abstraction, la creazione di Diego Tortelli nata nel 2019 per la capsule Marina Rinaldi by Roksanda, ed Eppur si muove di Francesca Lattuada.
Le coreografie sono danzate da performer selezionati appositamente.

Sono previste queste recite:

  • venerdì 10 settembre h 15.00, 16.30, 18.00
  • sabato 11 settembre h 15.00, 16.30, 18.00
  • domenica 12 settembre h 15.00, 16.30, 18.00

Coreografia Diego Tortelli
Musica Modulatori e Cavalcata di Daniela Savoldi, Meditation from Thaïs di Jules Massenet
Violoncello Daniela Savoldi
Costumi Diego Tortelli
Danzatori Fabio Calvisi, Vittoria Franchina, Giovanni Leone, Vanessa Loi

Durata 20’
Produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
Creazione nata nel 2019 per il lancio della capsule Marina Rinaldi by Roksanda

 

Nella performance creata nel 2019 per il lancio della capsule Marina Rinaldi by Roksanda, intendo tracciare forme e motivi geometrici attraverso la danza e il corpo, seguendo e connettendo il mio lavoro alle creazioni della stilista, ma anche dall’idea di “opposti”.

Sono affascinato dal concetto di elementi che nascono a partire da un principio di “astrattismo” ma che incontrandosi trovano una propria storia; proprio come un corpo trova la propria narrazione e il giusto sentimento nel momento in cui indossa un abito, così il corpo danzante trova il proprio senso narrativo nell’incontro con la musica.

Immagino dunque una performance esclusiva, dove i corpi dei danzatori s’intreccino creando figure plastiche, linee spezzate e giochi di geometrie fluide ma sempre accompagnati dal suono armonioso e poetico del violoncello, per donare alla geometria un’anima, un luogo, un tempo. Colore, forma e fluidità: una performance costruita per un pubblico che ami lasciarsi trasportare dalla poesia della linea e dell’eleganza. Traendo ispirazione dai pattern alla base della capsule di Marina Rinaldi by Roksanda, intendo creare una poesia astratta di corpi immersa nel colore.

Una dichiarazione d’amore verso l’arte contemporanea, verso ciò che la definisce: geometria, materia e poesia.

Diego Tortelli

Coreografia Francesca Lattuada
Musica Ludwig van Beethoven (Sinfonia n. 7 – Secondo movimento – Allegretto)
Costumi Bruno Fatalot
Danzatori Arianna Ganassi, Antonio Tafuni

Durata 7’
Produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto

Due danzatori si muovono solennemente su due barili-piedistallo, trascinati dalla nota dolente e misteriosa dell’Allegretto di Beethoven. La loro danza affascina e seduce, imponente come un canto di preghiera.

Una danza im-mobile.
Im-mobilità dell’albero secolare.
Movimenti sottili, invisibili all’occhio nudo.
Il sangue che cola nelle vene, il cuore che pulsa.
Una danza sensualmente funebre.
Ostinato Amoroso.
Una danza che celebra un incessante, inesorabile, ineluttabile scorrere della
Vita.
Connubio tra solennità e semplicità.

«La semplicità è complessità risolta.» Constantin Brancusi

 

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