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Callas Callas Callas

La stagione 2023/24 della Fonderia si apre con CALLAS CALLAS CALLAS, la nuova produzione di COB Compagnia Opus Ballet.

La serata omaggia la grande cantante riunendo per la prima volta tre tra i più interessanti nomi della coreografia d’autore italiana, Adriano Bolognino, Carlo Massari e Roberto Tedesco (ex danzatore di Aterballetto), in una lettura contemporanea e innovativa di uno dei personaggi più iconici del Novecento.

Ogni coreografo porta in scena un diverso aspetto della vita e dell’opera di Maria Callas in un vero e proprio “trittico coreografico”, un inedito affresco in cui elementi biografici, ispirazioni musicali e iconografia si fondono con la danza contemporanea nella creazione di un linguaggio inedito.

Il progetto continua idealmente il percorso di ricerca artistica che la compagnia persegue già da anni e che vede dialogare la danza contemporanea con storie e musiche classiche, considerate “di repertorio” che diventano terreno fertile per la creazione di qualcosa di completamente diverso. Il classico diventa chiave di lettura per il mondo contemporaneo, con l’obiettivo di destrutturare e arricchire il repertorio per parlare di una realtà vissuta, tangibile, a noi vicina.

CALLAS CALLAS CALLAS

Coreografie di Adriano Bolognino, Carlo Massari e Roberto Tedesco
Una produzione COB Compagnia Opus Ballet
In coproduzione con Fondazione Festival La Versiliana

Direzione artistica Rosanna Brocanello
Consulente artistica Laura Pulin
Light designer Giacomo Ungari
Repetiteur Giulia Orlando
Organizzazione Margherita Fantoni
Distribuzione Laura Montagna

prima nazionale 12 luglio 2023, Teatro “La Versiliana” (Marina di Pietrasanta)

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/DIVINA

Coreografia Adriano Bolognino
Interpreti Giuliana Bonaffini, Aura Calarco, Sofia Galvan, Ginevra Gioli, Gaia Mondini
Assistente alla coreografia Rosaria Di Maro
Musiche Vito Pizzo
Costumi realizzati da Tns Brand

/STANDPOINTS

Coreografia Roberto Tedesco
Interpreti Matheus Alves De Oliveira, Giuliana Bonaffini, Aura Calarco, Emiliano Candiago, Ginevra Gioli, Gaia Mondini, Riccardo Papa, Frederic Zoungla
Musiche Giuseppe Villarosa
Costumi realizzati da Opificio della Moda e del Costume

/TOUJOURS LA MORT

Creazione originale Carlo Massari
Interpreti Matheus Alves De Oliveira, Aura Calarco, Emiliano Candiago, Riccardo Papa, Frederic Zoungla
Editing musicale Luca Martone
Supporto alla realizzazione abiti di scena Giovanna Ficaccio

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Durata complessiva 75 minuti
Tra le coreografie è prevista una pausa di circa 6 minuti

Dotata di “tre voci”, è stato detto, per la sua eccezionale estensione vocale. E ancora: talento da “soprano drammatico d’agilità”, descrizione ottocentesca per il suo timbro unico. Donna e artista carismatica, voce potente e teatrale per tecnica e abilità nel fondere canto e recitazione, capace di interpretazioni infuocate e coinvolgenti nell’incarnare personaggi femminili seducenti e tragici. Il suo nome è inciso nella storia del melodramma. E non solo. Arte e stile, trionfi e consensi, mondanità e vicende private si sono intrecciati nella vita di Maria Callas, “La Divina”. Di lei si ricordano anche le sfuriate da diva, il mistero del drastico dimagrimento, l’insonnia cronica, il figlio mai avuto, l’amicizia con Pasolini, e, soprattutto, l’infausta liaison con l’armatore Aristotele Onassis, che lasciò la moglie per lei, per poi abbandonarla e sposare Jackie Kennedy. Callas morirà, sofferente e sola, nel suo appartamento parigino, il 16 settembre 1977, per cause non ancora accertate. Nel centenario della nascita, tra omaggi già celebrati e altri in corso, quello della COB Compagnia Opus Ballet diretta da Rosanna Brocanello, ha una particolare valenza anche per l’originalità che l’ha ispirato: affidare a tre giovani, e già affermati, coreografi dal linguaggio contemporaneo, una creazione a serata, che rifletta la loro personale visione della leggendaria artista, senza però volerla raccontare descrivendola. Tre sguardi differenti, quindi, tre approcci e restituzioni in danza che il bel titolo Callas Callas Callas già evidenzia. Titolo che è anche un invito, per lo spettatore, a scoprire o ritrovare tra le pieghe di un movimento o la coralità dell’ensemble, tra le sonorità elettroniche o i frammenti di arie celebri disseminati nell’architettura coreografica, tra una luce o un costume che sagoma gesti e posture, la propria Callas. O magari un’altra, inedita, che la danza astratta può suggerire, evocare, imprimere nell’atmosfera e nella memoria. Di sicuro riconosceremo, contaminate o appena palesate, tre celebri arie: da Tosca, Norma, Carmen.

STANDPOINTS di Roberto Tedesco (ph. Paolo Bonciani)

Roberto Tedesco amalgama le note di Vissi d’arte sulla partitura musicale elettronica composta da Giuseppe Villarosa dentro la quale mixa anche brani d’interviste e interferenze di voci. Nelle parole della celebre aria, estrapolate da Tosca, il coreografo calabrese identifica il momento in cui Callas è in punto di morte, e vuol ribadire a tutti che ha vissuto profondamente d’arte e di amore essendo semplicemente una persona, una donna, prima di essere considerata una diva. È soprattutto nella struttura sonora che il coreografo imprime la sua visione della vita di Callas, quasi un voler predisporre lo spettatore – citando George Balanchine – a “vedere la musica e ascoltare la danza”. Tedesco tesse una drammaturgia immaginaria con un percorso musicale, quasi cronologico, che va dagli anni a New York dove Callas nacque, alle sue origini greche; dall’Italia che, col Teatro alla Scala, le ha dato il maggior successo, alla Francia dove infine si è ritirata. Vaghe sonorità jazz iniziali rimandano all’America, poi quelle del Bouzouki alla Grecia, e una canzone di musica leggera degli anni Settanta allo stato d’animo di sofferenza che l’ha accompagnata. Su un ritmo crescente, quasi techno, s’innesta una danza corale che pulsa nei corpi – maschili e femminili, un’unica entità -, rivestiti di stilizzati corsetti rossi e maschere nere a forma di abatjour. Un’estetica che rimanda ai costumi teatrali dell’opera, e a quel mondo della moda del quale Callas, ispirando molti stilisti, è stata anche un’icona.

DIVINA di Adriano Bolognino (ph. Paolo Bonciani)

Questo divismo fashion lo rimarca nella sua creazione il coreografo napoletano Adriano Bolognino – appassionato di tutto ciò che fa parte di quell’universo glamour -, enfatizzando così il suo “immaginario Callas” anche sotto l’aspetto estetico, unito alla forza, al rigore e all’estrosità della danza.
Velocità e ritmo caratterizzano il suo linguaggio. Lo incarnano le cinque danzatrici con una gestualità combattiva che sottende alcuni riferimenti della vita del soprano: il canto, la sua radice greca, la mancata maternità, la storia d’amore tormentata. Sempre in scena il quintetto gioca tra morbidezze e movimenti spezzati, ritmi e pause, sulla musica introduttiva composta da Vito Pizzo che funge da preludio per sfociare e chiudere con Casta diva (da una registrazione dell’Opéra de Paris).

TOUJOURS LA MORT di Carlo Massari (ph. Paolo Bonciani)

Non interviene, invece, con particolari contaminazioni sonore Carlo Massari nel suo viaggio creativo dell’universo Callas. Con una drammaturgia legata ad una componente anche ironica che s’impatta con la dimensione sonora, ad avvolgere l’etere è, dopo averla udita in loop, la voce riconoscibile della cantante nella celeberrima Habanera della Carmen – all’opera di Bizet rimanda il semplice bolerino dei costumi -, e più avanti l’Aria delle carte, momento in cui le carte da gioco predicono alla gitana l’avvicinarsi della morte. Ed è questa visione a permeare la coreografia di Massari, con Callas che, nel suo perire fisicamente, vive sapendo della fine che l’attende. Gli applausi che udiamo all’inizio l’accompagneranno a ritroso ripercorrendo il filo della sua esistenza, fino a lasciarci il ricordo della sua voce sublime, dell’artista immortale. “Non c’è movimento se non c’è pensiero e non c’è pensiero se non c’è senso” è l’assunto che anima sempre il lavoro di Massari. In linea con una propria modalità che attraversa e unisce i diversi linguaggi dell’arte performativa – teatro, danza, musica -, il coreografo bolognese mette in scena la protagonista accompagnata dalle “anime nere”, sorta di spiritelli colorati – i colori della voce – che la seguono e la sostengono in un suo ultimo afflato di vita.

Tutto concorre, nelle tre creazioni, alla comprensione dell’accadimento scenico da parte dello spettatore, sollecitato così a trovare ciascuno la propria Callas, identificare il proprio mito.

di Giuseppe Distefano

Diretta da Rosanna Brocanello fin dalla fondazione, la compagnia è costituita da un nucleo stabile di danzatori professionisti e ad oggi ha dato vita ad un vasto repertorio di produzioni. Tra le ultime ricordiamo: Le Quattro stagioni (2020) di Vivaldi a cura della coreografa Aurelie Mounier e con le musiche eseguite dal vivo dall’Orchestra di Padova e del Veneto; RIGHT. La Sagra della Primavera (2021) di Carlo Massari in coproduzione con C&C Company e Teatro Stabile del Veneto, Oriente Occidente Dance Festival, Associazione Culturale Mosaico Danza/Interplay Festival (Progetto vincitore del Premio CollaborAction XL 2020 azione Network Anticorpi XL coordinata dall’Ass. Cantieri Danza supporto per la danza d’autore); Il labirinto. Il mito di Arianna e il Minotauro (2021) di Arianna Benedetti; White Room (2022) di Adriano Bolognino in collaborazione con il Centro Nazionale Virgilio Sieni; La diversità che mi fece stupendo. Pasolini, l’irrealtà del quotidiano (2022) di Giovanni Leonarduzzi in coproduzione con la Compagnia Bellanda; Coding dance (2023) di Leonardo Diana in coproduzione con Versiliadanza; OTOTEMAN_what if di Sofia Galvan e Stefania Menestrina, Progetto vincitore della XIII edizione del Premio Internazionale Prospettiva Danza Teatro e realizzato in coproduzione con Festival Danza In Rete-Teatro Comunale Città di Vicenza. Dal 2021 la compagnia è finanziata dal Ministero della Cultura.

BIGLIETTI
Intero: 10 euro
Ridotto under 30, scuole di danza, Liceo Coreutico Matilde di Canossa, over 65, soci CRAL Comune di Reggio Emilia: 6 euro
Ridotto under 8: 3 euro

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I biglietti possono essere acquistati online su www.biglietteriafonderia39.it.

Il servizio di biglietteria in Fonderia è attivo dalle ore 19.30.

I biglietti non sono numerati.

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Cell e whatsapp 3341023554

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