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Another story – B duett – Golem, Amore Sintetico

Gōlem-Amore Sintetico – ph. Giulia Furlani

Una serata che riunisce tre Centri di Produzione della Danza italiani: Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto di Reggio Emilia, DanceHaus Company / DanceHauspiù di Milano e Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza di Catania.
Un’occasione per conoscere i linguaggi di tre affermate realtà del panorama nazionale.

Coreografia Diego Tortelli
Musica Spiritualized
Consulenza musicale Federico Bigonzetti
Luci Carlo Cerri

Another story vuole raccontare la nuova storia del gesto più temuto e allo stesso tempo desiderato del 2020, colpito da un’epidemia globale: l’abbraccio.
Un gesto così semplice come un abbraccio si è ora reinventato aggiungendo infinite declinazioni al suo più basilare significato, trasformandosi nel desiderio più nascosto e all’opposto in un atto quasi “terroristico”, non perdendo comunque il suo significato profondo di condivisione carnale effettiva.

Another story diventa quindi un abbraccio solitario, un abbraccio condiviso, un abbraccio violento, dolente, faticoso ed anche desiderato, nascosto, intimo, idolatrato… l’unica previsione a cui non possiamo affidarci è come questo gesto semplice continuerà la sua mutazione; quello che il coreografo Diego Tortelli intende fare è scrivergli un’altra storia da sentire e osservare mutuamente tra performer e spettatore.

FND/Aterballetto – Another story – ph. Celeste Lombardi

coreografie Roberto Zappalà
musiche Johannes Brahms
danzatori Fernando Roldan Ferrer e Joel Walsham

produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza – Centro Nazionale di Produzione della Danza
con il sostegno di MIC Ministero della Cultura e Regione Siciliana Ass.to del Turismo, Sport e Spettacolo

B duett è un estratto da “Corpo a Corpo”, creazione di Roberto Zappalà che ha debuttato nel 2018 e che indaga la violenza che i corpi subiscono e esprimono sin dall’inizio della vita, meditando attraverso le figure di Caino e Abele sul male e sulle lotte dell’umanità.
B duett è la traccia centrale della creazione integrale che rappresenta contemporaneamente il conflitto e l’affetto che i due fratelli provano dopo le dichiarazioni di Dio e prima di arrivare alla rottura che coincide con il primo delitto dell’umanità e il primo lutto.

Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza – Corpo a Corpo – ph. Andrea Macchia

direzione e coreografia Erika Silgoner
musica originale Samuel Puggioni
danza Gloria Ferrari, Giovanni Leone
co-produzione DANCEHAUSpiù – Festival tanzOFFensive EISFABRIK

“Gōlem, dall’ebraico embrione, massa grezza.
Materia a cui ancora non è stata infusa un’anima.”

La parola “Gōlem” appare all’interno delle Sacre Scritture e significa “forma leggera”, materiale “crudo”. È l’essere umano non finito di fronte agli occhi di Dio, è Adamo. Nell’ebraico moderno prende invece il significato di “muto” o “indifeso”.
La coreografa Erika Silgoner affascinata da questa figura antropomorfa, rivisita il mito del “Gōlem” per indagare i limiti esistenziali dell’uomo contemporaneo e le complesse leggi che regolano la vita e l’amore.

Gōlem – Amore Sintetico racconta la poetica di una relazione, se tale si può definire, tra un uomo e la sua frustrazione antropomorfa, la distanza tra l’amore sognato e l’incapacità di concretizzarlo.
Il racconto vuole essere un paradosso: l’amore tra un uomo ed un essere irreale.
In una solitudine claustrofobica rimane comunque il desiderio di possesso,
il desiderio di bellezza ed il suo immaginario,
il desiderio di amore, non più autentico, non più possibile, ma sintetico.
Un amore che violentemente vuole rappresentare la distanza che l’uomo stesso vuole prendere dalle emozioni reali, come a volersi preservare dal dolore e da un nuovo, inevitabile, fallimento.

Un feticcio creato dall’uomo per sfamare quei bisogni alti e bassi che lo divorano,
un amore grottesco e inesatto che è lontano dall’amore stesso a cui anela.
L’innocenza di una neonata creatura che di lui ha bisogno, che cerca di soddisfarlo oltre i propri limiti… perché cosi deve.

 

Gōlem-Amore Sintetico – ph. Giulia Furlani

 

BIGLIETTI
Intero: 9 euro
Ridotto under 30, scuole di danza, Liceo Coreutico Matilde di Canossa, over 65: 6 euro
Ridotto under 8: 3 euro

 

ACQUISTO BIGLIETTI
Nel rispetto delle normative anti-Covid, i biglietti possono essere acquistati soltanto online su www.biglietteriafonderia39.it fino a un’ora prima dello spettacolo.
Pertanto i biglietti non possono essere prenotati al telefono o via e-mail.

Il servizio di biglietteria in Fonderia è sospeso.

I biglietti non sono numerati.

 

INGRESSO
È possibile accedere in Fonderia 15 minuti prima dello spettacolo, mostrando l’acquisto online.
All’ingresso verrà provata la temperatura, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5°C. L’accesso in Fonderia è consentito esclusivamente agli spettatori muniti di Certificazione Verde (GREEN PASS) in corso di validità. La disposizione non si applica ai soggetti di età inferiore ai 12 anni e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti dal Ministero della Salute.
Il personale addetto al servizio di controllo ha l’obbligo di verificare tale certificazione al momento dell’ingresso.
Il pubblico è tenuto a indossare correttamente la mascherina per tutta la durata dell’evento.

Another story – B duett – Golem, Amore Sintetico

Gōlem-Amore Sintetico – ph. Giulia Furlani

Una serata che riunisce tre Centri di Produzione della Danza italiani: Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto di Reggio Emilia, DanceHaus Company / DanceHauspiù di Milano e Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza di Catania.
Un’occasione per conoscere i linguaggi di tre affermate realtà del panorama nazionale.

Coreografia Diego Tortelli
Musica Spiritualized
Consulenza musicale Federico Bigonzetti
Luci Carlo Cerri

Another story vuole raccontare la nuova storia del gesto più temuto e allo stesso tempo desiderato del 2020, colpito da un’epidemia globale: l’abbraccio.
Un gesto così semplice come un abbraccio si è ora reinventato aggiungendo infinite declinazioni al suo più basilare significato, trasformandosi nel desiderio più nascosto e all’opposto in un atto quasi “terroristico”, non perdendo comunque il suo significato profondo di condivisione carnale effettiva.

Another story diventa quindi un abbraccio solitario, un abbraccio condiviso, un abbraccio violento, dolente, faticoso ed anche desiderato, nascosto, intimo, idolatrato… l’unica previsione a cui non possiamo affidarci è come questo gesto semplice continuerà la sua mutazione; quello che il coreografo Diego Tortelli intende fare è scrivergli un’altra storia da sentire e osservare mutuamente tra performer e spettatore.

FND/Aterballetto – Another story – ph. Celeste Lombardi

coreografie Roberto Zappalà
musiche Johannes Brahms
danzatori Fernando Roldan Ferrer e Joel Walsham

produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza – Centro Nazionale di Produzione della Danza
con il sostegno di MIC Ministero della Cultura e Regione Siciliana Ass.to del Turismo, Sport e Spettacolo

B duett è un estratto da “Corpo a Corpo”, creazione di Roberto Zappalà che ha debuttato nel 2018 e che indaga la violenza che i corpi subiscono e esprimono sin dall’inizio della vita, meditando attraverso le figure di Caino e Abele sul male e sulle lotte dell’umanità.
B duett è la traccia centrale della creazione integrale che rappresenta contemporaneamente il conflitto e l’affetto che i due fratelli provano dopo le dichiarazioni di Dio e prima di arrivare alla rottura che coincide con il primo delitto dell’umanità e il primo lutto.

Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza – Corpo a Corpo – ph. Andrea Macchia

direzione e coreografia Erika Silgoner
musica originale Samuel Puggioni
danza Gloria Ferrari, Giovanni Leone
co-produzione DANCEHAUSpiù – Festival tanzOFFensive EISFABRIK

“Gōlem, dall’ebraico embrione, massa grezza.
Materia a cui ancora non è stata infusa un’anima.”

La parola “Gōlem” appare all’interno delle Sacre Scritture e significa “forma leggera”, materiale “crudo”. È l’essere umano non finito di fronte agli occhi di Dio, è Adamo. Nell’ebraico moderno prende invece il significato di “muto” o “indifeso”.
La coreografa Erika Silgoner affascinata da questa figura antropomorfa, rivisita il mito del “Gōlem” per indagare i limiti esistenziali dell’uomo contemporaneo e le complesse leggi che regolano la vita e l’amore.

Gōlem – Amore Sintetico racconta la poetica di una relazione, se tale si può definire, tra un uomo e la sua frustrazione antropomorfa, la distanza tra l’amore sognato e l’incapacità di concretizzarlo.
Il racconto vuole essere un paradosso: l’amore tra un uomo ed un essere irreale.
In una solitudine claustrofobica rimane comunque il desiderio di possesso,
il desiderio di bellezza ed il suo immaginario,
il desiderio di amore, non più autentico, non più possibile, ma sintetico.
Un amore che violentemente vuole rappresentare la distanza che l’uomo stesso vuole prendere dalle emozioni reali, come a volersi preservare dal dolore e da un nuovo, inevitabile, fallimento.

Un feticcio creato dall’uomo per sfamare quei bisogni alti e bassi che lo divorano,
un amore grottesco e inesatto che è lontano dall’amore stesso a cui anela.
L’innocenza di una neonata creatura che di lui ha bisogno, che cerca di soddisfarlo oltre i propri limiti… perché cosi deve.

 

Gōlem-Amore Sintetico – ph. Giulia Furlani

 

BIGLIETTI
Intero: 9 euro
Ridotto under 30, scuole di danza, Liceo Coreutico Matilde di Canossa, over 65: 6 euro
Ridotto under 8: 3 euro

 

ACQUISTO BIGLIETTI
Nel rispetto delle normative anti-Covid, i biglietti possono essere acquistati soltanto online su www.biglietteriafonderia39.it fino a un’ora prima dello spettacolo.
Pertanto i biglietti non possono essere prenotati al telefono o via e-mail.

Il servizio di biglietteria in Fonderia è sospeso.

I biglietti non sono numerati.

 

INGRESSO
È possibile accedere in Fonderia 15 minuti prima dello spettacolo, mostrando l’acquisto online.
All’ingresso verrà provata la temperatura, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5°C. L’accesso in Fonderia è consentito esclusivamente agli spettatori muniti di Certificazione Verde (GREEN PASS) in corso di validità. La disposizione non si applica ai soggetti di età inferiore ai 12 anni e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti dal Ministero della Salute.
Il personale addetto al servizio di controllo ha l’obbligo di verificare tale certificazione al momento dell’ingresso.
Il pubblico è tenuto a indossare correttamente la mascherina per tutta la durata dell’evento.

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