Un lavoro di Fabrizio Favale / Le Supplici, una danza rara e potente, a tratti ritmata e tribale, a tratti rarefatta e evanescente eseguita da un cast di danzatori d’eccezione. Dieci danzatori disegnano un paesaggio innaturale, artefatto, ultraterreno e lo abitano come sue creature.
Coreografia Fabrizio Favale
Danzatori Daniele Bianco, Daniel Cantero, Vincenzo Cappuccio, Giuseppe Catalfamo, Matteo Di Ciommo, Martina Di Giacomo, Alessandro Girardi, , Alicia Ianeselli, Valentina Verini, Po-Nien Wang
Musiche Christian Fennesz, James Holden, Dark Morph, Nathan Fake, Team Ghost, Jónsi & Alex, M83, Sigur Rós
Scene, luci, costumi First Rose
Co-prodotto da Festival MILANoLTRE / KLM – Kinkaleri / Le Supplici / mk
Con il contributo di MIBAC, Regione Emilia-Romagna
Con il supporto di ATER / h(abita)t – Rete di Spazi per la Danza / Sementerie Artistiche, Crevalcore; Regione Lombardia e Fondazione Cariplo per il progetto Next
Si ringrazia Teatro Consorziale di Budrio, Teatro Duse Bologna e DAS Bologna, per la gentile concessione degli spazi
Con questo lavoro il gruppo approfondisce una tematica che da lungo tempo indaga ed è fonte di invenzione di diversi lavori: la presenza animale e il nostro rapporto con essa.
La presenza animale da sempre accende la fantasia umana e sembra porsi misteriosamente in relazione con il sogno. Ma sembra anche suggerire nuovi sensi dello spazio e del tempo, nuovi linguaggi, impossibili intelligenze delle forme e del movimento.
Da questi presupposti questo lavoro si muove alla ricerca di astrazioni del movimento che sembrano appartenere a mondi diversi da quello umano.
L’enigmatico roteare aereo di un fondale in alluminio super-leggero azionato dai performer all’inizio della performance, introduce a vasti orizzonti di paesaggi sconosciuti. Qui un susseguirsi di danze appare e scompare da una lontananza nebbiosa, infuocata da una luce sul fondo.
Spesso i danzatori lavorano strettamente radunati in una trama fatta di intrecci, condensando atmosfere talvolta ritmiche e tribali, talvolta rarefatte e eteree.
In Alce figure zoomorfe (alcune ispirate alla tradizione popolare arcaica, altre inventate) punteggiano il trascorrere della coreografia, come in un enigmatico dialogo da lontano.
Fabrizio Favale, Full Scholarship presso American Dance Festival 1990. Nel 1996 è nominato “miglior danzatore italiano” dal Premio G. Tani. Dal 1991 al 2001 danza per la compagnia Virgilio Sieni. Nel 2011 riceve la “Medaglia del Presidente della Repubblica al talento coreografico italiano”. I suoi lavori sono invitati in contesti quali: Théâtre National de la Danse Chaillot, Parigi, Biennale de la Danse de Lyon, Varna Festival e molti altri. È ideatore di progetti di programmazione tra cui: Piattaforma della Danza Balinese, Circo Massimo, Plantings on Pluto. Nel 2019 il progetto Le Stagioni Invisibili riceve il premio PerChiCrea di Siae e MIBAC e nel 2021 è rientrato nella shortlist degli otto migliori progetti outdoor europei del Big Pulse Dance Alliance. Nel triennio 22-24 Fabrizio Favale è Artista Associato di MILANoLTRE.
BIGLIETTI
Intero: 10 euro
Ridotto under 30, scuole di danza, Liceo Coreutico Matilde di Canossa, over 65, soci CRAL Comune di Reggio Emilia: 6 euro
Ridotto under 8: 3 euro
ACQUISTO BIGLIETTI
- ONLINE: https://www.biglietteriafonderia39.it/home.aspx
- Biglietteria della Fonderia: la biglietteria apre un’ora prima dell’inizio dello spettacolo (via della Costituzione 39, Reggio Emilia).
I biglietti non sono numerati.
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