Andate e ritorni tra Italia e Grecia verso una nuova visione d’Europa
Un modello di cooperazione e un’occasione per conoscere la vivacissima scena della danza greca e connetterla con l’Italia: Return Trip è un esperimento, che mira a superare le barriere strutturali di cui la nostra Europa contemporanea è permeata anche in campo artistico, per viaggiare sempre meno a due velocità e trovare un passo comune. Attraverso spettacoli e riflessioni politico/sociali, incontri, formazione e sostegno a percorsi professionali.
Cogliendo l’input che viene dalla scena contemporanea ellenica, così vitale nonostante gli strascichi di una crisi economica e sociale che ancora ne pregiudica lo sviluppo, Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto ha costruito una rete insieme a Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, il Festival di Atene ed Epidauro, MM Contemporary Dance Company, Centro Teatrale Bresciano e Les Halles de Schaerbeek costruendo un progetto che attraversa tre città italiane – Milano, Reggio Emilia e Brescia – e due europee – Atene e Bruxelles – alternando spettacoli a seminari, presentazioni a conferenze ted talks.
Tre dei più interessanti artisti greci sono al centro del progetto: Patricia Apergi, Christos Papadopoulos ed Euripides Laskaridis sono connotati da tre estetiche diverse, ma al tempo stesse davvero figlie di un tempo contemporaneo comune, così presente nei loro sguardi scenici.
Un ciclo di spettacoli, Kinesis, presenta le loro creazioni a Milano negli spazi futuristici di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, a Reggio Emilia nella sede di Fondazione Nazionale della Danza e al Teatro Sociale di Brescia, in serate dove le creazioni sono accompagnate da momenti di approfondimento a cavallo tra scena e contesto storico-sociale.
Gli stessi artisti guidano inoltre percorsi formativi finalizzati con Agora Coaching Project, progetto di perfezionamento professionale/junior company promosso e sostenuto dalla MM Contemporary Dance Company: l’ensemble composto da giovanissimi danzatori italiani e greci presenterà l’esito dei percorsi a Reggio Emilia, Milano e Atene, per un esperimento trans-nazionale e cross-metodologico.
Return Trip è un progetto sostenuto da Stavros Niarchos Foundation.
Contemporary Cnosso: muoversi nel labirinto urbano
Cinque danzatori di incredibile intensità e forza fisica attraverso l’energia dell’hip-hop affrontano i temi dell’immigrazione, dell’integrazione e del vagabondare. Planites di Aerites Dance Company, una delle compagnie emergenti più interessanti del panorama internazionale, diretta dalla greca Patricia Apergi, trae ispirazione dal labirinto urbano; sono infatti l’anima e il corpo della metropoli a fornire il materiale per la ricerca artistica alla base di questo spettacolo.
Le strade diventano terreno di vagabondaggio e ricerca per un futuro migliore, melting pot tra lo straniero e l’emarginato, il farsi corpo e sangue della forza e dell’esilio. Planites sono persone di tutto il mondo, che viaggiano e portano con sé le proprie storie ed esperienze passate, al fine di adattarsi a uno stile di vita straniero senza perdere la propria identità.
Il talk iniziale verterà sul tema della danza come pratica artistica in grado di raccontare il problema attuale dell’attivazione – o non attivazione – dei processi di aggregazione sociale caratterizzanti il tessuto urbano contemporaneo. Si parlerà di integrazione o non integrazione, con l’intervento del ricercatore Andrea Chiurato a fare da introduzione alla visione dello spettacolo e un momento finale con la coreografa Patricia Apergi.
Appuntamenti
Giovedì 31 gennaio 2019, Reggio Emilia – Fonderia
Sabato 2 febbraio 2019, Milano – Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
Move for your rights! La danza come rivendicazione o negazione dei diritti
Performance che indaga la relazione tra musica e visione, OPUS è uno spettacolo corale, che esplora le reazioni automatiche dell’uomo di fronte alla musica. L’obiettivo di Christos Papadopoulos è trascinare lo spettatore in un luogo immacolato capace di estrarci dalla quotidianità e lasciar percepire il senso del divino incarnato dalla natura, dal corpo, dal movimento.
Il corpo diventa versione visiva dello strumento musicale e lo spartito diventa partitura fisica che detta la coreografia. A volte il corpo segue i ritmi e le linee melodiche, a volte si concentra su uno o più strumenti, così da offrire un nuovo codice con cui decifrare la musica.
Proiettata in una cornice storica, la performance rimanda alle danze praticate dal Movimento Giovanile tedesco ad inizio XX secolo nelle quali il singolo abbandonava il proprio corpo per incarnare a pieno lo spirito del Volk tedesco. Successivamente queste danze rientrano nella ritualità del Terzo Reich coinvolgendo le masse. Quale fu il clima in cui si innestò questo movimento e quali tipi di domande ha scaturito.
Nel talk introduttivo ad opera del professor Donatello Aramini, la danza viene esplorata come pratica di affermazione o negazione dei diritti da parte di determinati gruppi sociali, come forza di aggregazione o di separazione, un resoconto ricco di spunti storici e parallelismi con la società contemporanea. In chiusura, il coreografo Christos Papadopoulos fornirà la sua interpretazione del tema, raccontando il suo punto di vista.
Appuntamenti
Domenica 10 marzo ore 20.30, Milano – Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
Misshapen bodies: la danza e la critica al presente
Definito dalla critica come burlesco, comico, pazzo, esplosivo e al tempo stesso poetico, l’artista greco Euripides Laskaridis è affascinato dalle nozioni di trasformazione e ridicolo, direttamente connesse all’instabilità che il proprio Paese sta attraversando, nel tentativo di esplorare la perseveranza dell’umanità di fronte all’ignoto e allo sconosciuto.
Il corpo del performer, deformato, corrotto nella sua stessa forma, unitamente al linguaggio ed alla gestualità al di fuori di ogni canone rappresentano la disarmonia della società presente: attraverso la danza, il corpo diventa lo strumento attraverso cui veicolare un messaggio di denuncia della società attuale che, sebbene cresca in ricchezza, servizi, e nuove opportunità, presenta tutto il suo grado di corruzione nel costante perdurare di disuguaglianze sociali ed economiche.
Dopo quattro giornate intense di masterclass con i danzatori di Agora Coaching Project, Euripides Laskaridis incontra il pubblico in Fonderia, creando un dialogo tra movimento e parole.
A giugno il Teatro Sociale di Brescia ospiterà l’ultima creazione di Laskaridis, TITANS. Lo studioso Andrea Scartabellati approfondisce il tema del “corpo” nella sua matrice storica, il corpo dei folli del medioevo e la corruzione del corpo come espressione di diseguaglianza sociale. A seguito della rappresentazione, spetterà invece al coreografo Euripides Laskaridis intervenire a chiusura.
Appuntamenti
Mercoledì 29 maggio 2019 ore 18.00, Reggio Emilia – Fonderia