In occasione dell’apertura della Stagione di Danza 2024 del Teatro Regio di Parma, il CCN/Aterballetto presenta un trittico di creazioni, tra cui la prima rappresentazione di Rhapsody in Blue, nuova produzione inedita firmata da Iratxe Ansa e Igor Bacovich. In scena anche Yeled di Eyal Dadon e Secus, creazione dell’israeliano Ohad Naharin.
Nel desiderio di rilanciare ParmaDanza attraverso proposte nuove e di qualità, sin dal mio arrivo al Teatro Regio di Parma ho inteso ripartire dalle eccellenze presenti sul territorio, prima tra tutte la Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, unico Centro Coreografico Nazionale riconosciuto dal Ministero della Cultura italiano.
Per il nostro Teatro è imprescindibile aprirsi alla contemporaneità e accogliere nuovi linguaggi: il CCN/Aterballetto, anno dopo anno, si conferma incubatore di creatività, sviluppo e sperimentazione, aperto a nuovi canoni artistici, con uno sguardo sempre attuale. Sono questi i valori che ci accomunano e ci spingono a co-progettare e co-produrre, avvalendoci di grandi firme della coreografia internazionale e lavorando al contempo per la diffusione e la valorizzazione della cultura della danza nella società.
Luciano Messi
Sovrintendente Teatro Regio di Parma
Iniziando una collaborazione con il Teatro Regio di Parma, proprio in coincidenza con l’avvio del progetto di sviluppo e rilancio che il Sovrintendente Messi sta portando avanti, ci siamo chiesti insieme quale fosse la direzione di lavoro migliore. Ed è venuto spontaneo pensare di orientarci su un pezzo musicale di valore emblematico. ‘Rhapsody in blue’ è uno di quei rari brani che sono diventati un baricentro estetico, e perfino emotivo, della propria epoca e del proprio Paese. E dalla creazione del capolavoro di George Gershwin sono passati esattamente cent’anni. Eccoci, quindi, a sottolineare ancora una volta quanto sia importante collaborare tra discipline differenti, portando avanti una visione più contemporanea della creazione artistica.
Gigi Cristoforetti
Direttore Generale e Artistico
Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto
IL PROGRAMMA
YELED – Eyal Dadon
Yeled, parola ebraica che significa “bambino”, porta in scena la riflessione che il coreografo israeliano Eyal Dadon ha condotto, insieme ai danzatori di Aterballetto, sul momento della vita in cui si arriva a perdere l’innocenza dei bambini.
RHAPSODY IN BLUE – Iratxe Ansa & Igor Bacovich
«Rhapsody in Blue di George Gershwin ha per noi vari punti attraenti, è una musica splendida, conosciuta ma non così ascoltata dalle nuove generazioni. Far conoscere questo lavoro ai giovani è un buon obiettivo e questo lavoro può essere un modo per dare una visione meno lontana e meno “americana” di Gershwin, andando oltre al contesto culturale in cui la rapsodia è stata creata. La rapsodia per forza di cose detterà il lavoro coreografico, i cambi allegri, frizzanti con cui giocare sono fantastici.» – Iratxe Ansa & Igor Bacovich
SECUS – Ohad Naharin
Secus è una creazione di Ohad Naharin che vanta un collage musicale che si estende dagli insoliti stili elettronici di AGF alle seducenti melodie indiane di Kaho Naa Pyar Hai alle armonie risonanti dei Beach Boys. Questo mix avventurosamente eclettico funge da sfondo adatto per la coreografia audacemente stravagante.