La Fondazione Nazionale della Danza ritiene che su questo tema, ancor più che su altri, sia fondamentale accompagnarsi a realtà specializzate, e ha trovato un partner “scientifico” e un partner “produttivo”, oltre ad aver attivato molte collaborazioni.
Reggio Children, un centro di riferimento internazionale per ricerca, innovazione e sperimentazione sui contenuti e sui processi educativi, è il nostro partner scientifico. Con Reggio Children abbiamo condiviso gli obiettivi, e lavorato alla definizione dei temi e dei panel di specialisti che ci potranno accompagnare. A Reggio Children è affidato anche il monitoraggio delle varie fasi. Tema importante, in un processo di ricerca.
Il desiderio di arrivare alla creazione di uno spettacolo innovativo e sincronizzato sul tempo e sulle sensibilità del presente è invece condiviso con Accademia Perduta, centro di produzione teatrale specializzato nella creazione per ragazzi. L’incontro tra due realtà di riferimento nel proprio ambito genera naturalmente l’ambizione di arrivare ad un risultato emblematico e importante.
Ecco dunque perché non ci accontentiamo di produrre immediatamente uno spettacolo, ma diamo il via ad un vero e proprio percorso di ricerca sugli immaginari, i temi e i linguaggi con i quali approcciarsi alle giovani e giovanissime generazioni. La novità risiede nella decisione di non preordinare l’imprinting che avrà lo spettacolo: non è detto che sia un coreografo l’artista di riferimento, anche se verterà comunque sul corpo, come veicolo di racconto, estetiche, riflessioni.
Cominciando a Reggio Emilia il 19 maggio, organizziamo incontri aperti a specialisti e artisti di varie provenienze. Parteciperanno artisti visivi e performativi, psichiatri e pedagogisti, scrittori e illustratori, oltre che operatori specializzati sul mondo dell’infanzia.
Il primo appuntamento è fissato 19 maggio durante Reggionarra, il secondo il 5 luglio durante Colpi di scena (il festival biennale di Accademia Perduta), e il terzo è programmato in autunno nuovamente a Reggio Emilia. Ogni volta presenteremo spettacoli capaci di generare una riflessione nel focus group invitato a discutere. L’incontro del 19 maggio sarà incentrato sul tema delle estetiche, sul come si formano e come vengono invece imposte, e presenterà lo spettacolo R.OSA di Silvia Gribaudi. Un appuntamento per mettere sotto i riflettori proprio il tema dell’estetica che condiziona i bambini di oggi, e come questa estetica organizza le relazioni sociali e la concezione (anche in arte) del “bello”. Grazie al risultato di ogni incontro verrà articolato il successivo: in linea di principio, quello di luglio sarà intorno al tema del viaggio, partendo da L’abisso, uno spettacolo di Davide Enia.
L’intero percorso porterà alla determinazione del cast artistico, dell’impostazione e dei temi di uno spettacolo che la Fondazione Nazioanle della Danza e Accademia Perduta creeranno nel 2019.
Parteciperà al lavoro di determinazione di linguaggi ed estetiche il GAI – Giovani Artisti Italiani, un circuito che ha lo scopo di sostenere la creatività giovanile attraverso iniziative di formazione, promozione e ricerca.