Visioni del corpo 2025
Torna in Fonderia Visioni del corpo, il ciclo di appuntamenti che dal 29 aprile al 4 novembre 2025 costruirà un nuovo connubio tra arte e danza contemporanee, in un percorso dove gli elementi comuni saranno l’immagine visiva e il corpo umano.
Sei incontri sull’arte contemporanea tenuti da Nicolas Ballario, dove ad affiancare le parole ci sarà la danza, attraverso alcuni interventi performativi in connessione con le opere presentate. Ogni incontro sarà diviso in sei momenti dove Ballario introdurrà sei opere, monografiche di un solo artista od opere di artisti diversi ma con un tema comune, esplorando il lavoro e la vita di grandi nomi del contemporaneo, noti anche a un pubblico di non appassionati. Ogni incontro sarà affidato a un coreografo, che metterà in danza le suggestioni mosse dal tema. Ogni incontro arricchirà una piccola “enciclopedia danzante” dell’arte contemporanea, indagando su come illustri artisti hanno trattato il tema del corpo.
Prima e dopo gli eventi in Fonderia sarà attivo il servizio bar, per offrire un aperitivo in grado di stimolare il dialogo fra diversi pubblici e diverse forme d’arte. Inoltre, durante tutti gli incontri saranno messi a disposizione del pubblico alcuni visori per la realtà virtuale, con i quali gli spettatori potranno fruire di quattro danze virtuali. Attraverso il visore Oculus, lo spettatore sarà immerso all’interno dei medesimo set in cui la coreografia è stata realizzata e, mentre la danza dispiega tutta la sua forza visiva, lo spettatore potrà osservare i danzatori, lo spazio che ha intorno, mentre i suoni e le musiche lo avvolgono. Serate multiformi dove l’arte e il corpo vengono esplorati in tutte le loro sfaccettature, attraverso un tema comune.

C’è sempre stato un pregiudizio – spesso giustificato dall’atteggiamento elitario degli addetti ai lavori – sull’arte contemporanea: che fosse lontana dalle persone. Negli ultimi anni qualcosa sta cambiando e quindi il pubblico del contemporaneo si sta allargando: il progetto Visioni del Corpo va in questo senso, vuole introdurre in modo semplice (ma mai semplicistico) al lessico di alcuni dei più grandi artisti contemporanei.
Non daremo spiegazioni, perché l’arte non può essere spiegata, ma racconteremo il contesto per suggerire un approccio: la danza sarà la punteggiatura di questo racconto e proprio per questo il tema è il corpo, il comun denominatore di queste due discipline. Discipline che si trovano a porsi una domanda: può l’arte scippare alla banalità della comunicazione di massa la rappresentazione dell’essere umano? Cercheremo di rispondere con sei temi, sei artisti e sei opere che affrontano i grandi temi della società contemporanea.
Nicolas Ballario, classe 1984, si occupa di arte contemporanea applicata ai media. Dopo aver terminato gli studi all’accademia di fotografia entra nella factory di Oliviero Toscani ‘La Sterpaia’, della quale diventerà poi responsabile culturale. Ha collaborato con le più importanti istituzioni artistiche e con numerose testate e nel 2016 è stato il più giovane di sempre a vincere il Premio Bassani, uno dei più prestigiosi riconoscimenti per giornalisti che si sono distinti in ambito culturale e ambientale. Attualmente è autore e conduttore dei programmi di arte contemporanea di Radio Uno Rai e collabora con L’Espresso (dove tiene una rubrica fissa settimanale), Living del Corriere della Sera, il Post e Il Giornale dell’Arte. Nel 2019 conduce il format sulla fotografia “Camera Oscura”, su LA7, mentre dal 2020 è alla conduzione su Sky Arte delle trasmissioni “Io ti vedo, tu mi senti?”, “Italia Contemporanea” e “The Square”. Dirige la neonata azienda di produzione di mostre “Piuma” ed è fondatore e presidente di Cucù, studio di comunicazione dedicato alla cultura. Cura esposizioni e cataloghi. Il magazine Artribune lo ha inserito nel ‘Best of’ delle eccellenze del mondo dell’arte per due anni consecutivi: nel 2019 per la radio e nel 2020 per i progetti televisivi.
Mettendo il corpo al centro dell’umano, saranno attivate connessioni fra le arti, il movimento e le grandi tematiche dell’oggi: il femminile, la malattia, il sesso, il mare, la città, il capitalismo… questioni universali, da affrontare con un mezzo culturale sperimentale. Un contenitore multidisciplinare di sguardi nato per incrociare i pubblici e le estetiche di diverse realtà culturali.
Visioni del corpo è il ponte lanciato tra il Centro Coreografico Nazionale e grandi temi anche lontani dalla danza, ed è al tempo stesso l’occasione per aprire una finestra più intima sul corpo e sul movimento anche per occhi non allenati alle arti performative. Sei opere d’arte legate ogni sera ad una commissione danzata per importanti artisti italiani: Francesco Marilungo, Antonella Bertoni, Sofia Nappi e Manfredi Perego dialogheranno con Ballario portando al pubblico corpo e parole, coinvolgendo gli spettatori e favorendo l’incontro con altre comunità culturali.
I temi dei sei singoli incontri saranno: Arte e sesso, Mimmo Jodice, le donne della fotografia, Maurizio Cattelan.