ONDE – SIMONA BERTOZZI/NEXUS
Affidata all’impeto energetico e all’orizzonte visionario di giovani presenze e corporeità, Onde prende forma attraverso una pratica performativa, coreografica e musicale che si apre al presente di corpi protesi e fluttuanti tra estasi, guizzi animali e curvature verso l’evanescenza. Ritmo e sforzo si intrecciano con tentativi di evasione, di attesa e sottrazione. Non c’è tempo per definire i confini delle posture, gli equilibri sono istanti sottili e subito reclinati verso altre congiunzioni e desideri. Il dialogo tra volumi anatomici e sonori moltiplica le prospettive di incontro, confonde le coordinate temporali e, come il propagarsi di onde d’urto, sfuma i contorni delle azioni individuali, tra provenienza e proiezione.
Segnare, battere, balbettare, tendere, risegnare, farsi lievi ma anche irruenti, audaci come la falena che va verso la luce anche se può bruciarla. Di The Waves, il celebre play-poem di Virginia Woolf, Onde incorpora la corrente continua delle immagini e la necessità di rigenerarsi nel ritmo, tra momenti di essere e universalità dei moti percettivi.
Adamantina è la scrittura coreografica traboccante di inventiva; si espande e indietreggia, diviene “vortico e volteggio”, rimanda con fantasia al mondo animale senza mai soffermarsi in posa. E allora quegli anemoni, quelle falene, quei granchi che ci sembra di intravedere sono forse solo vibrazione, identità mutanti come le maree.
Maria Luisa Buzzi, Danza&Danza
Concept e coreografia Simona Bertozzi
Interpreti Arianna Brugiolo, Rafael Candela, Valentina Foschi
Musiche originali eseguite dal vivo Luca Perciballi
Disegno luci Rocio Espana Rodriguez
Costumi Vicini D’Istanti
Foto e video Luca Del Pia
Organizzazione Miriana Erario
Stampa e comunicazione Michele Pascarella
Durata 60’
Produzione Nexus, in coproduzione con Festival Danza Estate, Operaestate Festival Veneto/CSC.
Con il sostegno di MiC, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna.
In collaborazione con Dialoghi – Residenze delle Arti Performative a Villa Manin 2021. Residenza creative presso: CSC Centro per la scena contemporanea, ALMASTUDIOS Bologna, Artists in ResidenSì Bologna 2023.
Coreografa, danzatrice e performer, Simona Bertozzi è laureata al Dipartimento delle Arti, della Musica e dello Spettacolo dell’Università di Bologna. Una delle pioniere delle rivoluzioni dell’arte coreutica novecentesca, Loïe Fuller, è stata l’oggetto della sua tesi di laurea. Da giovanissima, si è formata in ginnastica artistica e danza classica, per poi approfondire lo studio della danza contemporanea in Italia e in diversi Paesi, tra cui Francia, Spagna, Belgio e Inghilterra. Numerose le sue collaborazioni come interprete, tra gli altri con i coreografi Tomas Aragay (cia Societat Doctor Alonso-Spagna) e, dal 2005 al 2010, con Virgilio Sieni. Inizia l’attività di coreografa nel 2005, con un percorso di ricerca e produzione lavorando con danzatori e performer professionisti, ma anche con bambini, adolescenti e amatori, con richiedenti asilo e con giovani immigrati di seconda generazione. Simona Bertozzi pratica una danza in cui la coreografia costituisce un territorio di accadimenti, un sistema complesso abitato dal corpo, risultante di pratiche, pensieri e discipline che rendono la creazione una entità stratificata, in dialogo con il presente. Nel 2007 vince il concorso coreografico GD’A (Giovani Danzautori dell’Emilia Romagna) e nel 2008 fonda la Compagnia Simona Bertozzi | Associazione Culturale Nexus. Negli anni i progetti hanno ottenuto sostegni e ospitalità da parte di importanti circuiti regionali, italiani ed europei, mediante coproduzioni e residenze coreografiche con circuitazione nazionale e internazionale. Nel 2008 è la coreografa italiana selezionata per il festival Aerowaves, The Place Theatre (Londra) e nello stesso anno con il solo Terrestre prende parte al progetto internazionale Choreoroam, sostenuto da British Council/The Place, Dansateliers/Rotterdam e Bassano Opera Festival. Con il collettivo Gemelli Kessler (Simona Bertozzi, Marcello Briguglio, Celeste Taliani) vince Il Coreografo Elettronico 2009 come miglior produzione indipendente con il lavoro di video danza: Terrestre-movement in still life. Nel 2012 il collettivo si occupa della creazione di I was wondering, opera di video danza realizzata per il centenario della nascita di Michelangelo Antonioni. Negli anni si sono consolidate importanti collaborazioni con artisti e studiosi tra cui: Francesco Giomi direttore artistico di Tempo Reale, Enrico Pitozzi e Cristiana Natali docenti dell’Università di Bologna, Egle Sommacal musicista e chitarrista dei Massimo Volume, Angela Baraldi attrice e cantante e Tabea Martin coreografa e danzatrice con cui ha co-creato This is my last dance lavoro che ha avuto una importante circuitazione europea tra cui gli Swiss Dance Days.
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Intero: 10 euro
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