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Event Series Event Series: AMIGDALA

AMIGDALA

Sanpapié – Amigdala

AMIGDALA prosegue la ricerca della Compagnia Sanpapié verso una “danza pubblica” intesa come esperienza partecipata di pubblico e performer in spazi urbani e naturali, architetture, edifici, sale teatrali: gli spettatori sono invitati all’interno della performance stessa, condividendo spazi concreti che annullano distanze e rinunciano a filtri. Musica, parole e suoni vengono restituiti mediante un sistema di cuffie silent-disco che permette massima dinamicità attraverso la scenografia urbana in spontaneo e quotidiano movimento.

Spettacolo itinerante per gli spazi della Fonderia.

Coreografia Lara Guidetti
Musica originale e sound design Francesco Arcuri
Visual e costumi Nani Walz
Testi Saverio Bari con l’assistenza di Gianluca Bonzani 
Voce Beatrice Casiroli
Con Fabrizio Calanna, Sofia Casprini, Luis Fernando Colombo, Gioele Cosentino, Matteo Sacco, Lara Viscuso

Produzione Sanpapié Milanoltre Festival
Con il supporto di Teatri di Vita/programma Artisti nei territori della Regione Emilia-Romagna Officine CAOS/Residenza Multidisciplinare Arte Transitiva Regione Piemonte nell’ambito del Progetto CURA 2021

In collaborazione con Cluster TAV – TechForLife Cluster Lombardo Tecnologie per gli Ambienti di Vita, Dott.ssa Antonella Monteleone, Istituto IEO e pazienti del progetto We Will Care

La danza occupa lo spazio nella sua cifra contemporanea ed astratta attraverso composizioni e rotture in costante evoluzione che non permettono una narrazione lineare, ma aprono ad un sentire comune, emotivo, energetico ed empatico. Il modellarsi della performance sulle caratteristiche specifiche di ogni luogo e l’inclusione del movimento del pubblico nel disegno coreografico e nella composizione musicale, creano uno spazio di libertà comune dove poter scegliere e cambiare punto di vista, posizione e relazione con l’azione scenica.

AMIGDALA tratta il meccanismo del trauma inteso come quell’avvenimento prodotto nell’organismo da qualsiasi agente capace di un’azione improvvisa e rapidissima, che provoca modificazioni generali, cambiamento, trasformazione, evoluzione. L’organismo è inteso come corpo umano, corpo sociale, spazio comune e tempo percepito. Potrebbe trattarsi di una malattia, un incidente, un terremoto, una crisi sociale o economica, una nascita o una morte, ma ogni volta ci troveremmo di fronte alla necessità di riorganizzare e ricreare un sistema che si è frantumato e scisso per potersi generare di nuovo.

AMIGDALA, come dice il titolo, esplora cosa accade nelle nostre amigdale cerebrali nel punto di rottura e trasformazione, indaga quali sono le nostre comuni dinamiche di reazione e percezione e va ad investigare come la nostra intelligenza emotiva, corporea e sociale si comporta di fronte al cambiamento.

AMIGDALA è un’esplorazione emotiva, un’opera corale, una danza pagana ed attuale che celebra l’individuo come parte fondamentale di sistemi allargati che si rompono e si ricostruiscono nella giostra dell’esistenza e del tempo. È un organismo danzante unico, un corpo sociale frammentato in continua metamorfosi che si sfida nella caduta e nel cambiamento, esorcizzando con il corpo la paura della diversità e dell’ignoto, perdendo identità ed inventandone di nuove. Non c’è uno stile o una forma unica per la danza: il corpo si perde e si riplasma continuamente in risposta a stimoli esterni, diventando scenario di dinamiche inafferrabili.

La musica, composta da Francesco Arcuri, nasce da una composizione da lui realizzata durante il primo lockdown del 2020, poi aperta, frammentata e ricomposta attraverso esplorazioni ritmiche e sonore realizzate con oggetti e strumenti musicali “rotti”, ovvero che hanno perso la loro funzione principale ma vengono provocati ad un nuovo suono e riabilitati nella musica.
Voci e testimonianze di persone reali che hanno messo a disposizione la propria storia in seguito ad un trauma e parole dirette agli spettatori, entrano nel tessuto sonoro per poi abbandonarlo nel tentativo di generare nel pubblico un’esperienza diretta del funzionamento delle proprie amigdale e del sorgere delle emozioni.

TAV- cluster lombardo per gli ambienti di vita, ha sostenuto la prima fase di ricerca tematica attraverso workshop con esperti, clinici, psicoterapeuti, neuro scienziati e caregiver, mentre le pazienti del progetto We Will Care, hanno creato il ponte con la realtà, donando ad Amigdala il loro tempo, le loro storie e le loro voci.

AMIGDALA prima che uno spettacolo vuole essere un’esperienza condivisa: un modo di sperimentare lo spazio reale attraverso la presenza effimera della danza per poterlo immaginare oltre che vedere, abitare oltre che attraversare. È una provocazione ed un gioco, un invito e un’occupazione, una danza macabra per esorcizzare la paura e ripristinare il rito della festa.

Sanpapié nasce nel 2008 dalla volontà di quattro ragazzi allora freschi di diploma di accademia: Lara Guidetti, danzatrice e coreografa, Sarah Chiarcos, drammaturga, Marcello Gori, musicista, e Fabio Ferretti, organizzatore, interessati a indagare le profondità della ricerca senza dimenticare i fogli Excel.

Come tutte le compagnie, in 13 anni ha attraversato fasi e stagioni molto diverse, smarrito pezzi per poi ritrovarli, perso treni e vinto bandi, ma non ha mai tradito il suo spirito originario: cercare la via più speciale e impervia per arrivare al cuore di chi guarda.

Sanpapié è stata e continua ad essere la casa di un gruppo di artisti e organizzatori in perenne movimento, alla continua ricerca di nuovi stimoli e nuove sfide; una famiglia allargata emiliano-milanese-romagnola-genovese (con sprazzi di Campania, Puglia, Sicilia e Toscana) che non ha avuto paura di crescere e trasformarsi in un’impresa culturale virtuosa. Dal 2015 al 2017, Sanpapié ha ricevuto il contributo del MiBACT come impresa di Produzione Danza; dal 2017 al 2019 ha vinto il bando Funder35 di Fondazione Cariplo e nella sua storia ha fatto spettacolo, oltre che in Italia, in Francia, Regno Unito, Spagna, Germania, Portogallo e Cina.

sanpapie.com

PROMOZIONE “UNA DOMENICA DI DANZA A TEATRO E IN FONDERIA”
Domenica 24 ottobre due sono gli spettacoli di danza a Reggio Emilia

  • Fonderia / Aterballetto – ore 11.30/14.30/16.30
    Compagnia Sanpapié / Amigdala
    Coreografia itinerante alla scoperta degli spazi della Fonderia
  • Teatro Cavallerizza – ore 18.00
    Marco D’Agostin / Best Regards
    Una lettera scritta a qualcuno che non risponderà mai, una danza all’ombra di Nigel Charnock


Coloro che presentano alla biglietteria de I Teatri un biglietto dello spettacolo Sanpapié / Fonderia, hanno diritto a una riduzione per lo spettacolo Marco D’Agostin / Teatro Cavallerizza: biglietto a 8 euro invece che a 10 euro. Riduzione applicabile solo in biglietteria. Per info: Tel. 0522.458811 | biglietteria@iteatri.re.it;

Coloro che acquistano un biglietto dello spettacolo Marco D’Agostin / Teatro Cavallerizza, hanno diritto a una riduzione per lo spettacolo Sanpapié / Fonderia: biglietto a 6 euro invece che a 9 euro. Riduzione applicabile solo online. Per info: Tel. 3341023554 | info@aterballetto.it.

BIGLIETTI
Intero: 9 euro
Ridotto under 30, scuole di danza, Liceo Coreutico Matilde di Canossa, over 65: 6 euro
Ridotto under 8: 3 euro

ACQUISTO BIGLIETTI
Nel rispetto delle normative anti-Covid, i biglietti possono essere acquistati soltanto online su www.biglietteriafonderia39.it fino a un’ora prima dello spettacolo.
Pertanto i biglietti non possono essere prenotati al telefono o via e-mail.

Il servizio di biglietteria in Fonderia è sospeso.

I biglietti non sono numerati.

INGRESSO
È possibile accedere in Fonderia 15 minuti prima dello spettacolo, mostrando l’acquisto online.
All’ingresso verrà provata la temperatura, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5°C. L’accesso in Fonderia è consentito esclusivamente agli spettatori muniti di Certificazione Verde (GREEN PASS) in corso di validità. La disposizione non si applica ai soggetti di età inferiore ai 12 anni e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti dal Ministero della Salute.
Il personale addetto al servizio di controllo ha l’obbligo di verificare tale certificazione al momento dell’ingresso.
Il pubblico è tenuto a indossare correttamente la mascherina per tutta la durata dell’evento.

AMIGDALA

Sanpapié – Amigdala

AMIGDALA prosegue la ricerca della Compagnia Sanpapié verso una “danza pubblica” intesa come esperienza partecipata di pubblico e performer in spazi urbani e naturali, architetture, edifici, sale teatrali: gli spettatori sono invitati all’interno della performance stessa, condividendo spazi concreti che annullano distanze e rinunciano a filtri. Musica, parole e suoni vengono restituiti mediante un sistema di cuffie silent-disco che permette massima dinamicità attraverso la scenografia urbana in spontaneo e quotidiano movimento.

Spettacolo itinerante per gli spazi della Fonderia.

Coreografia Lara Guidetti
Musica originale e sound design Francesco Arcuri
Visual e costumi Nani Walz
Testi Saverio Bari con l’assistenza di Gianluca Bonzani 
Voce Beatrice Casiroli
Con Fabrizio Calanna, Sofia Casprini, Luis Fernando Colombo, Gioele Cosentino, Matteo Sacco, Lara Viscuso

Produzione Sanpapié Milanoltre Festival
Con il supporto di Teatri di Vita/programma Artisti nei territori della Regione Emilia-Romagna Officine CAOS/Residenza Multidisciplinare Arte Transitiva Regione Piemonte nell’ambito del Progetto CURA 2021

In collaborazione con Cluster TAV – TechForLife Cluster Lombardo Tecnologie per gli Ambienti di Vita, Dott.ssa Antonella Monteleone, Istituto IEO e pazienti del progetto We Will Care

La danza occupa lo spazio nella sua cifra contemporanea ed astratta attraverso composizioni e rotture in costante evoluzione che non permettono una narrazione lineare, ma aprono ad un sentire comune, emotivo, energetico ed empatico. Il modellarsi della performance sulle caratteristiche specifiche di ogni luogo e l’inclusione del movimento del pubblico nel disegno coreografico e nella composizione musicale, creano uno spazio di libertà comune dove poter scegliere e cambiare punto di vista, posizione e relazione con l’azione scenica.

AMIGDALA tratta il meccanismo del trauma inteso come quell’avvenimento prodotto nell’organismo da qualsiasi agente capace di un’azione improvvisa e rapidissima, che provoca modificazioni generali, cambiamento, trasformazione, evoluzione. L’organismo è inteso come corpo umano, corpo sociale, spazio comune e tempo percepito. Potrebbe trattarsi di una malattia, un incidente, un terremoto, una crisi sociale o economica, una nascita o una morte, ma ogni volta ci troveremmo di fronte alla necessità di riorganizzare e ricreare un sistema che si è frantumato e scisso per potersi generare di nuovo.

AMIGDALA, come dice il titolo, esplora cosa accade nelle nostre amigdale cerebrali nel punto di rottura e trasformazione, indaga quali sono le nostre comuni dinamiche di reazione e percezione e va ad investigare come la nostra intelligenza emotiva, corporea e sociale si comporta di fronte al cambiamento.

AMIGDALA è un’esplorazione emotiva, un’opera corale, una danza pagana ed attuale che celebra l’individuo come parte fondamentale di sistemi allargati che si rompono e si ricostruiscono nella giostra dell’esistenza e del tempo. È un organismo danzante unico, un corpo sociale frammentato in continua metamorfosi che si sfida nella caduta e nel cambiamento, esorcizzando con il corpo la paura della diversità e dell’ignoto, perdendo identità ed inventandone di nuove. Non c’è uno stile o una forma unica per la danza: il corpo si perde e si riplasma continuamente in risposta a stimoli esterni, diventando scenario di dinamiche inafferrabili.

La musica, composta da Francesco Arcuri, nasce da una composizione da lui realizzata durante il primo lockdown del 2020, poi aperta, frammentata e ricomposta attraverso esplorazioni ritmiche e sonore realizzate con oggetti e strumenti musicali “rotti”, ovvero che hanno perso la loro funzione principale ma vengono provocati ad un nuovo suono e riabilitati nella musica.
Voci e testimonianze di persone reali che hanno messo a disposizione la propria storia in seguito ad un trauma e parole dirette agli spettatori, entrano nel tessuto sonoro per poi abbandonarlo nel tentativo di generare nel pubblico un’esperienza diretta del funzionamento delle proprie amigdale e del sorgere delle emozioni.

TAV- cluster lombardo per gli ambienti di vita, ha sostenuto la prima fase di ricerca tematica attraverso workshop con esperti, clinici, psicoterapeuti, neuro scienziati e caregiver, mentre le pazienti del progetto We Will Care, hanno creato il ponte con la realtà, donando ad Amigdala il loro tempo, le loro storie e le loro voci.

AMIGDALA prima che uno spettacolo vuole essere un’esperienza condivisa: un modo di sperimentare lo spazio reale attraverso la presenza effimera della danza per poterlo immaginare oltre che vedere, abitare oltre che attraversare. È una provocazione ed un gioco, un invito e un’occupazione, una danza macabra per esorcizzare la paura e ripristinare il rito della festa.

Sanpapié nasce nel 2008 dalla volontà di quattro ragazzi allora freschi di diploma di accademia: Lara Guidetti, danzatrice e coreografa, Sarah Chiarcos, drammaturga, Marcello Gori, musicista, e Fabio Ferretti, organizzatore, interessati a indagare le profondità della ricerca senza dimenticare i fogli Excel.

Come tutte le compagnie, in 13 anni ha attraversato fasi e stagioni molto diverse, smarrito pezzi per poi ritrovarli, perso treni e vinto bandi, ma non ha mai tradito il suo spirito originario: cercare la via più speciale e impervia per arrivare al cuore di chi guarda.

Sanpapié è stata e continua ad essere la casa di un gruppo di artisti e organizzatori in perenne movimento, alla continua ricerca di nuovi stimoli e nuove sfide; una famiglia allargata emiliano-milanese-romagnola-genovese (con sprazzi di Campania, Puglia, Sicilia e Toscana) che non ha avuto paura di crescere e trasformarsi in un’impresa culturale virtuosa. Dal 2015 al 2017, Sanpapié ha ricevuto il contributo del MiBACT come impresa di Produzione Danza; dal 2017 al 2019 ha vinto il bando Funder35 di Fondazione Cariplo e nella sua storia ha fatto spettacolo, oltre che in Italia, in Francia, Regno Unito, Spagna, Germania, Portogallo e Cina.

sanpapie.com

PROMOZIONE “UNA DOMENICA DI DANZA A TEATRO E IN FONDERIA”
Domenica 24 ottobre due sono gli spettacoli di danza a Reggio Emilia

  • Fonderia / Aterballetto – ore 11.30/14.30/16.30
    Compagnia Sanpapié / Amigdala
    Coreografia itinerante alla scoperta degli spazi della Fonderia
  • Teatro Cavallerizza – ore 18.00
    Marco D’Agostin / Best Regards
    Una lettera scritta a qualcuno che non risponderà mai, una danza all’ombra di Nigel Charnock


Coloro che presentano alla biglietteria de I Teatri un biglietto dello spettacolo Sanpapié / Fonderia, hanno diritto a una riduzione per lo spettacolo Marco D’Agostin / Teatro Cavallerizza: biglietto a 8 euro invece che a 10 euro. Riduzione applicabile solo in biglietteria. Per info: Tel. 0522.458811 | biglietteria@iteatri.re.it;

Coloro che acquistano un biglietto dello spettacolo Marco D’Agostin / Teatro Cavallerizza, hanno diritto a una riduzione per lo spettacolo Sanpapié / Fonderia: biglietto a 6 euro invece che a 9 euro. Riduzione applicabile solo online. Per info: Tel. 3341023554 | info@aterballetto.it.

BIGLIETTI
Intero: 9 euro
Ridotto under 30, scuole di danza, Liceo Coreutico Matilde di Canossa, over 65: 6 euro
Ridotto under 8: 3 euro

ACQUISTO BIGLIETTI
Nel rispetto delle normative anti-Covid, i biglietti possono essere acquistati soltanto online su www.biglietteriafonderia39.it fino a un’ora prima dello spettacolo.
Pertanto i biglietti non possono essere prenotati al telefono o via e-mail.

Il servizio di biglietteria in Fonderia è sospeso.

I biglietti non sono numerati.

INGRESSO
È possibile accedere in Fonderia 15 minuti prima dello spettacolo, mostrando l’acquisto online.
All’ingresso verrà provata la temperatura, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5°C. L’accesso in Fonderia è consentito esclusivamente agli spettatori muniti di Certificazione Verde (GREEN PASS) in corso di validità. La disposizione non si applica ai soggetti di età inferiore ai 12 anni e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti dal Ministero della Salute.
Il personale addetto al servizio di controllo ha l’obbligo di verificare tale certificazione al momento dell’ingresso.
Il pubblico è tenuto a indossare correttamente la mascherina per tutta la durata dell’evento.

AMIGDALA

Sanpapié – Amigdala

AMIGDALA prosegue la ricerca della Compagnia Sanpapié verso una “danza pubblica” intesa come esperienza partecipata di pubblico e performer in spazi urbani e naturali, architetture, edifici, sale teatrali: gli spettatori sono invitati all’interno della performance stessa, condividendo spazi concreti che annullano distanze e rinunciano a filtri. Musica, parole e suoni vengono restituiti mediante un sistema di cuffie silent-disco che permette massima dinamicità attraverso la scenografia urbana in spontaneo e quotidiano movimento.

Spettacolo itinerante per gli spazi della Fonderia.

Coreografia Lara Guidetti
Musica originale e sound design Francesco Arcuri
Visual e costumi Nani Walz
Testi Saverio Bari con l’assistenza di Gianluca Bonzani 
Voce Beatrice Casiroli
Con Fabrizio Calanna, Sofia Casprini, Luis Fernando Colombo, Gioele Cosentino, Matteo Sacco, Lara Viscuso

Produzione Sanpapié Milanoltre Festival
Con il supporto di Teatri di Vita/programma Artisti nei territori della Regione Emilia-Romagna Officine CAOS/Residenza Multidisciplinare Arte Transitiva Regione Piemonte nell’ambito del Progetto CURA 2021

In collaborazione con Cluster TAV – TechForLife Cluster Lombardo Tecnologie per gli Ambienti di Vita, Dott.ssa Antonella Monteleone, Istituto IEO e pazienti del progetto We Will Care

La danza occupa lo spazio nella sua cifra contemporanea ed astratta attraverso composizioni e rotture in costante evoluzione che non permettono una narrazione lineare, ma aprono ad un sentire comune, emotivo, energetico ed empatico. Il modellarsi della performance sulle caratteristiche specifiche di ogni luogo e l’inclusione del movimento del pubblico nel disegno coreografico e nella composizione musicale, creano uno spazio di libertà comune dove poter scegliere e cambiare punto di vista, posizione e relazione con l’azione scenica.

AMIGDALA tratta il meccanismo del trauma inteso come quell’avvenimento prodotto nell’organismo da qualsiasi agente capace di un’azione improvvisa e rapidissima, che provoca modificazioni generali, cambiamento, trasformazione, evoluzione. L’organismo è inteso come corpo umano, corpo sociale, spazio comune e tempo percepito. Potrebbe trattarsi di una malattia, un incidente, un terremoto, una crisi sociale o economica, una nascita o una morte, ma ogni volta ci troveremmo di fronte alla necessità di riorganizzare e ricreare un sistema che si è frantumato e scisso per potersi generare di nuovo.

AMIGDALA, come dice il titolo, esplora cosa accade nelle nostre amigdale cerebrali nel punto di rottura e trasformazione, indaga quali sono le nostre comuni dinamiche di reazione e percezione e va ad investigare come la nostra intelligenza emotiva, corporea e sociale si comporta di fronte al cambiamento.

AMIGDALA è un’esplorazione emotiva, un’opera corale, una danza pagana ed attuale che celebra l’individuo come parte fondamentale di sistemi allargati che si rompono e si ricostruiscono nella giostra dell’esistenza e del tempo. È un organismo danzante unico, un corpo sociale frammentato in continua metamorfosi che si sfida nella caduta e nel cambiamento, esorcizzando con il corpo la paura della diversità e dell’ignoto, perdendo identità ed inventandone di nuove. Non c’è uno stile o una forma unica per la danza: il corpo si perde e si riplasma continuamente in risposta a stimoli esterni, diventando scenario di dinamiche inafferrabili.

La musica, composta da Francesco Arcuri, nasce da una composizione da lui realizzata durante il primo lockdown del 2020, poi aperta, frammentata e ricomposta attraverso esplorazioni ritmiche e sonore realizzate con oggetti e strumenti musicali “rotti”, ovvero che hanno perso la loro funzione principale ma vengono provocati ad un nuovo suono e riabilitati nella musica.
Voci e testimonianze di persone reali che hanno messo a disposizione la propria storia in seguito ad un trauma e parole dirette agli spettatori, entrano nel tessuto sonoro per poi abbandonarlo nel tentativo di generare nel pubblico un’esperienza diretta del funzionamento delle proprie amigdale e del sorgere delle emozioni.

TAV- cluster lombardo per gli ambienti di vita, ha sostenuto la prima fase di ricerca tematica attraverso workshop con esperti, clinici, psicoterapeuti, neuro scienziati e caregiver, mentre le pazienti del progetto We Will Care, hanno creato il ponte con la realtà, donando ad Amigdala il loro tempo, le loro storie e le loro voci.

AMIGDALA prima che uno spettacolo vuole essere un’esperienza condivisa: un modo di sperimentare lo spazio reale attraverso la presenza effimera della danza per poterlo immaginare oltre che vedere, abitare oltre che attraversare. È una provocazione ed un gioco, un invito e un’occupazione, una danza macabra per esorcizzare la paura e ripristinare il rito della festa.

Sanpapié nasce nel 2008 dalla volontà di quattro ragazzi allora freschi di diploma di accademia: Lara Guidetti, danzatrice e coreografa, Sarah Chiarcos, drammaturga, Marcello Gori, musicista, e Fabio Ferretti, organizzatore, interessati a indagare le profondità della ricerca senza dimenticare i fogli Excel.

Come tutte le compagnie, in 13 anni ha attraversato fasi e stagioni molto diverse, smarrito pezzi per poi ritrovarli, perso treni e vinto bandi, ma non ha mai tradito il suo spirito originario: cercare la via più speciale e impervia per arrivare al cuore di chi guarda.

Sanpapié è stata e continua ad essere la casa di un gruppo di artisti e organizzatori in perenne movimento, alla continua ricerca di nuovi stimoli e nuove sfide; una famiglia allargata emiliano-milanese-romagnola-genovese (con sprazzi di Campania, Puglia, Sicilia e Toscana) che non ha avuto paura di crescere e trasformarsi in un’impresa culturale virtuosa. Dal 2015 al 2017, Sanpapié ha ricevuto il contributo del MiBACT come impresa di Produzione Danza; dal 2017 al 2019 ha vinto il bando Funder35 di Fondazione Cariplo e nella sua storia ha fatto spettacolo, oltre che in Italia, in Francia, Regno Unito, Spagna, Germania, Portogallo e Cina.

sanpapie.com

PROMOZIONE “UNA DOMENICA DI DANZA A TEATRO E IN FONDERIA”
Domenica 24 ottobre due sono gli spettacoli di danza a Reggio Emilia

  • Fonderia / Aterballetto – ore 11.30/14.30/16.30
    Compagnia Sanpapié / Amigdala
    Coreografia itinerante alla scoperta degli spazi della Fonderia
  • Teatro Cavallerizza – ore 18.00
    Marco D’Agostin / Best Regards
    Una lettera scritta a qualcuno che non risponderà mai, una danza all’ombra di Nigel Charnock


Coloro che presentano alla biglietteria de I Teatri un biglietto dello spettacolo Sanpapié / Fonderia, hanno diritto a una riduzione per lo spettacolo Marco D’Agostin / Teatro Cavallerizza: biglietto a 8 euro invece che a 10 euro. Riduzione applicabile solo in biglietteria. Per info: Tel. 0522.458811 | biglietteria@iteatri.re.it;

Coloro che acquistano un biglietto dello spettacolo Marco D’Agostin / Teatro Cavallerizza, hanno diritto a una riduzione per lo spettacolo Sanpapié / Fonderia: biglietto a 6 euro invece che a 9 euro. Riduzione applicabile solo online. Per info: Tel. 3341023554 | info@aterballetto.it.

BIGLIETTI
Intero: 9 euro
Ridotto under 30, scuole di danza, Liceo Coreutico Matilde di Canossa, over 65: 6 euro
Ridotto under 8: 3 euro

ACQUISTO BIGLIETTI
Nel rispetto delle normative anti-Covid, i biglietti possono essere acquistati soltanto online su www.biglietteriafonderia39.it fino a un’ora prima dello spettacolo.
Pertanto i biglietti non possono essere prenotati al telefono o via e-mail.

Il servizio di biglietteria in Fonderia è sospeso.

I biglietti non sono numerati.

INGRESSO
È possibile accedere in Fonderia 15 minuti prima dello spettacolo, mostrando l’acquisto online.
All’ingresso verrà provata la temperatura, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5°C. L’accesso in Fonderia è consentito esclusivamente agli spettatori muniti di Certificazione Verde (GREEN PASS) in corso di validità. La disposizione non si applica ai soggetti di età inferiore ai 12 anni e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti dal Ministero della Salute.
Il personale addetto al servizio di controllo ha l’obbligo di verificare tale certificazione al momento dell’ingresso.
Il pubblico è tenuto a indossare correttamente la mascherina per tutta la durata dell’evento.

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